Siamo alla 24ª edizione delle Giornate FAI di Primavera che hanno aperto le porte di castelli, chiese, ville, palazzi, borghi, aree archeologiche, giardini, archivi storici; 900 visite straordinarie in 380 località in tutte le regioni italiane. Centinaia di migliaia di persone hanno accolto con entusiasmo e interesse la possibilità di scoprire luoghi, solitamente non visitabili, grazie al FAI – Fondo Ambiente Italiano che ha offerto al pubblico l’opportunità di visitare e scoprire i capolavori che appartengono al nostro patrimonio culturale e storico.

Nelle giornate di venerdì 18 – sabato 19 e domenica 20 marzo 2016, uno dei luoghi aperti a Bari e Provincia è stato il Palazzo Marchesale dei Bianchi-Dottula di Adelfia, in Largo XXV Luglio. Le visite guidate erano a cura degli Apprendisti Ciceroni, gli studenti della 3ª media dell’I.C. “Falcone-Giovanni XXIII” di Adelfia, che con molta competenza e linguaggio forbito hanno illustrato e raccontato la storia e gli ambienti del palazzo.

Il nucleo originario “casa-torre” fu fatto costruire settecento anni fa, tra il 1390 e 1396 da uno dei primi feudatari di Montrone, Nicolò Dottula. La nobile e potente famiglia Dottula vanta di avere trasportato con le su navi le ossa di San Nicola da Mira a Bari, come testimonia un vecchio dipinto nella Basilica di San Nicola.

Nel 1519 un patrizio napoletano, Giambattista Galioti acquistò il palazzo marchesale, lo ingrandì, fece dipingere le mura da esperti pittori napoletani, fece realizzare un fossato laterale, un torrione ad angolo (crollato forse durante un terremoto), garitte di guardia e camminamenti di difesa, trasformandolo in residenza feudale.

Dal 1652 al 1696 palazzo marchesale prende una configurazione architettonica non più come casa castrale bensì di residenza gentilizia. Nel 1709, al piano terra, venne costruita la cappella dedicata a San Rocco (foto n. 8), alla quale si può accedere anche da via Castello. Tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento, con le ulteriori modifiche del marchese di Montrone Luigi De Bianchi-Dottula il Palazzo Marchesale si conferma quale palazzo gentilizio.

Tantissime le persone che hanno voluto, in questa due giorni FAI, visitare il Palazzo Marchesale Bianchi-Dottula, mai aperto al pubblico, in quanto attualmente è di proprietà privata: appartiene ai Carelli-Palombi, discendenti diretti dei Dottula, in linea femminile. L’attuale marchese discende dal ceppo Bianchi Dottula che nasce dall’unione tra la famiglia Bianchi di Bologna e la famiglia Dottula di Bari.

Iil concerto di Primavera, eseguito dagli alunni della scuola superiore di I grado “Giovanni XXIII di Adelfia, è stato una delle iniziative speciali.

Nel video proiettato nelle scuderie del palazzo, si ringraziano la famiglia dei marchesi Carelli Palombi per la gentile ospitalità, la dirigente scolastica dell’IC. “Falcone- Giovanni XXIII” di Adelfia – Rosa Scarcia, il Sindaco e l’Amminstrazione del Comune di Adelfia, il custode del palazzo – signor Angelo Bruno, gli studenti ciceroni e del laboratorio musicale dell’I.C. “Falcone-Giovanni XXIII” di Adelfia, le professoresse Antonia Giove (soprano), Serene e Zaira Antonacci (all’arpa e al violino), i docenti dell’I.C. Falcone-Giovanni XXIII” di Adelfia Bruni Angela, Di Venere e Nicoletta Laricchia e l’azienda vinicola Imperatore e Dionisio.

Non è stato possibile fotografare gli ambienti interni per espresso divieto dei proprietari.

 
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