Sabato 30 gennaio 2016, a Foggia nella Galleria della Fondazione Banca del Monte, situata in via Arpi 152, è stata inaugurata la mostra antologica “Dal Bauhaus al mare. Opere su carta (1924-1995)”, dedicata all’artista italo-tedesco Alfredo Bortoluzzi (Karlsrue, Germania, 1905 – Peschici, FG, 1995), pittore, ballerino e coreografo.

Egli, dopo essersi inizialmente formato all’arte nell’Accademia della sua città natale, frequentò il Bauhaus di Dessau dal 1927 al 1930, conoscendo i maestri Wassilii Kandinskij, Joseph Albers, Oskar Schlemmer e Paul Klee, rimanendo da quest’ultimo particolarmente influenzato nel campo della pittura oltre che a lui legato da profonda amicizia. Dopo essere stato esiliato dalla Germania nazista, a Parigi Bortoluzzi iniziò svolgere l’attività di ballerino e coreografo che lo condusse nei principali centri europei, ma, dopo aver subito un incidente, abbandonò definitivamente il mondo del teatro nel 1958 e si dedicò più intensamente alla pittura. Nello stesso anno innamoratosi del posto, che lo ispirò molto e che ritenne fondamentale per l’elaborazione del suo linguaggio pittorico maturo, l’artista italo-tedesco si stabilì a Peschici, nel Gargano, dove visse fino alla sua morte.

La mostra su Alfredo Bortoluzzi in corso nel capoluogo dauno fino al 27 febbraio 2016, è stata inaugurata con un dibattito culturale nel corso del quale sono intervenuti il presidente della Fondazione Banca del Monte, prof. Saverio Russo, i due curatori della mostra, Guido Pensato e Gaetano Cristino, ed infine il noto architetto ticinese Mario Botta, amico personale dello stesso Bortoluzzi.

Tale mostra rappresenta la prima fase di un percorso di ricerca dedicato ad Alfredo Bortoluzzi, che iniziò nel 2009 pochi mesi dopo l’acquisizione del fondo costituito dalle opere che egli eseguì su carta. Le oltre cento opere esposte sono state eseguite dall’artista italo-tedesco con diverse tecniche pittoriche e/o grafiche e, quando era in vita, le teneva riservate per sé, alle pareti della sua casa peschiciana. Nel loro insieme, tali opere abbracciano un arco di tempo molto ampio, dal 1924 al 1995, e documentano, su supporti esclusivamente cartacei, tutta l’evoluzione artistica di Bortoluzzi, dagli insegnamenti accademici e del Bauhaus (questi ultimi segnati soprattutto dall’esempio di Paul Klee) alla sua esperienza di ballerino e coreografo e da questa al linguaggio pittorico che egli maturò conseguente alla sua permanenza in terra garganica, in riva al Mare Adriatico. Vi sono esposti disegni ed opere pittoriche di molteplici ed eterogenei generi che vanno dalle composizioni geometriche ai ritratti, dalle figure danzanti alle maschere, dagli studi per la Via Crucis al quelli del corpo umano ed all’autoritratto eseguito nel 1989, dagli scorci di alcune importanti città italiane ai paesaggi di Peschici e di altri centri garganici, e così via.

Indirizzi ed orari di apertura della mostra:
dal 30 gennaio al 27 febbraio 2016
Galleria della Fondazione Banca del Monte, Via Arpi 152, 71121 Foggia: dal lunedì al sabato, ore 9:30-13:00 e 17:00-20:00; domeniche e giorni festivi: chiuso;
sito web: www.fondazionebdmfoggia.com

Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti sei immagini aventi per oggetto:
due opere pittoriche eseguite da Alfredo Bortoluzzi negli anni 1927-1930, quando frequentava un corso tenuto da Paul Klee al Bauhaus di Dessau (foto n. 1);
“La danza delle Lanterne” e “Balletto”, opere eseguite dall’artista italo-tedesco rispettivamente nel 1990 e nel 1992 (foto n. 2);
“Perché?”, opera eseguita nel 1970 (foto n. 3);
due opere pittoriche dei primi anni Settanta del Novecento e ritraenti rispettivamente Venezia sott’acqua e la basilica milanese di San Lorenzo (foto n. 4);
“Case di Peschici”, opera eseguita nel 1957, e “Vieste”, eseguita nel 1959 (foto n. 5);
l’intervento che il noto architetto ticinese Mario Botta, amico personale di Bortoluzzi, ha tenuto nel dibattito svoltosi durante l’inaugurazione della mostra (foto n. 6).

 
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