A Borgo Celano, frazione di San Marco in Lamis situata nel Parco Nazionale del Gargano, il 30 novembre 2015 è stato inaugurato il rinnovato Museo Paleolontologico dei Dinosauri, già riaperto al pubblico due giorni prima, nel corso di un convegno di carattere scientifico, svoltosi nel primo pomeriggio alla presenza di diversi studiosi ed esperti del settore.

L’evento dell’inaugurazione, caratterizzato dal taglio del nastro e dalla benedizione della struttura da parte del parroco sammarchese don Pierino Giacobbe, è stato preceduto da una cerimonia che si è svolta nell’arco della mattinata dell’ultimo giorno del mese ed ha visto la partecipazione delle autorità locali, in primis del sindaco di San Marco in Lamis, on. Angelo Cera, di quello di San Giovanni Rotondo, ing. Luigi Pompilio, e del presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano, avv. Stefano Pecorella.

Grazie ai lavori finanziati nell’ambito dell’Asse I del Programma Operativo Interregionale (Poin) “Attrattori Culturali, naturali e del turismo”, il Museo Paleontogico dei Dinosauri di Borgo Celano è stato integralmente rinnovato nelle sue strutture museali, in quelle di servizio e soprattutto nell’annesso parco, che è stato anche nuovamente piantumato con le più note e tipiche essenze vegetali del territorio garganico, sia piante sia alberi. Il parco è stato altresì dotato di un nuovo parco giochi e di ben ventiquattro modelli di dinosauri animatronici, a scala reale, collocati ai lati del tortuoso percorso di visita, a sua volta munito di numerosi pannelli illustrativi su bacheche lignee e ricco di scorci paesaggistici di vario genere, appositamente ricreati. I modelli dei dinosauri ivi presenti sono stati realizzati in Cina dalla stessa ditta che ha prodotto quattro esemplari per il noto film Jurassic Park.

Tutto ciò va ad aggiungersi ai blocchi di pietra calcarea, già presenti in loco, che recano le impronte dei dinosauri (teropodi, anchilosauri, gallimimi) che popolavano il territorio durante il Cretacico inferiore, circa 130 milioni di anni fa . Tali blocchi con le impronte dei suddetti dinosauri, sono provenienti dalla cava CO. L. MAR., situata a valle della frazione sammarchese, dove furono rinvenuti nell’anno 2000.

Nella nuova veste del parco, inizialmente pensato a scopo prettamente scientifico, si realizza oggi appieno la fusione tra questa dimensione e quella ludica, in modo da garantire alla popolazione locale, agli studiosi ed ai turisti del territorio garganico un’offerta completa, dinamica ed integrata.

Inoltre il Museo Paleontologico dei Dinosauri, che ospita uno dei sette Centri Visite del Parco Nazionale del Gargano, figura tra i 19 interventi previsti dai Poin (i programmi operativi interregionali) e che si stanno attuando grazie a 35 milioni di euro di finanziamenti ed alla rete istituzionale del “Sistema Gargano”, l’associazione dei comuni garganici costituita dallo stesso Ente Parco. Nello stesso Centro Visite di Borgo Celano, che sarà intitolato all’avv. Nino Grana, ideatore e promotore del Parco dei dinosauri, troverà in futuro la propria sede un centro studi del carsismo e della geologia del Parco Nazionale del Gargano.

Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti otto immagini aventi per oggetto:
il modello animatronico, a scala naturale, di un iguanodonte ed il relativo pannello illustrativo, posti entrambi all’inizio del percorso di visita del Parco Paleontologico e dei Dinosauri di Borgo Celano (foto n. 1);
i modelli animatronici di due deinonycus con quello dell’allosauro sullo sfondo (foto n. 2);
il laghetto con le riproduzioni, in dimensioni reali, del lambeosauro e di tre gallimimi, a loro volta spalleggiati dal parco giochi (foto n. 3);
l’impronta di un teropode rinvenuta su un blocco di pietra calcarea proveniente dalla vicina cava CO. L. MAR. (foto n. 4);
l’impronta di un anchilosauro rinvenuta su un altro blocco calcareo della stessa cava, situata a valle della frazione sammarchese (foto n. 5);
il pannello illustrativo relativo ai rinvenimenti delle impronte di dinosauri, avvenuti nell’anno 2000 all’interno della suddetta cava (foto n. 6);
il pannello illustrativo delle principali specie di dinosauri vissute in Puglia (foto n. 7);
il manifesto dell’evento della riapertura del parco (foto n.8).

 
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