A Castelluccio Valmaggiore, piccolo comune dei Monti Dauni meridionali che si affaccia sulla Valle del torrente Celone, si sono svolti dal 21 al 24 giugno 2015 i festeggiamenti religiosi e civili di San Giovanni Battista, patrono del paese che ogni anno gli rende onore il 24 giugno, giorno della solennità della sua Natività.

Al Precursore di Cristo, per il quale la popolazione locale nutre da secoli una profonda devozione, è intitolata la Chiesa Madre, ricostruita nelle forme attuali nel 1958 al posto dell’edificio di culto precedente, a sua volta eretto sui ruderi di un antico castello costruito dai Bizantini verso il secolo XI sulla sommità di una collina, del quale oggi rimane una monumentale Torre cilindrica, che fiancheggia la chiesa sulla destra. La statua policroma di San Giovanni Battista che si venera e si conduce in processione, è normalmente collocata nella nicchia che sovrasta, al centro, l’altare barocco della rispettiva cappella che si apre a sinistra sull’unica navata della chiesa stessa. Ai piedi del simulacro è collocato l’Agnello di Dio ed un reliquiario che viene fatto baciare ai fedeli al termine della processione.

Preceduta dalla novena, tenutasi nella Chiesa Madre dal 15 al 23 giugno e predicata da diversi sacerdoti della Diocesi di Lucera-Troia, la Festa Patronale castelluccese di San Giovanni Battista del 2015 è stata caratterizzata sul piano religioso e devozionale, dalle Sante Messe festive tenutesi nella stessa chiesa durante giornata del 24 giugno (alle ore 9:00, 11:30 e 18:00) e dalla processione della venerata statua del Santo Patrono, per le vie del centro storico e della parte nuova e bassa del paese, che ha avuto inizio al termine della Santa Messa delle ore 18, celebrata dal parroco don Alessandro Clemente, che ha anche guidato il cammino processionale dei fedeli con la recita delle preghiere.

Il corteo processionale è stato aperto dal gruppo dei ragazzi delle prime comunioni, vestiti di bianco, uno dei quali ha condotto la Croce. La statua di San Giovanni Battista, preceduta dal parroco, è stata condotta a spalla da volontari ed è stata seguita dalle autorità locali, dalla banda musicale “Orchestra Dora Paolella” e dai fedeli. Prima del rientro nella Chiesa Madre, il simulacro del Santo Patrono in processione, è stato salutato anche dall’accensione di una batteria pirotecnica dinanzi alla fontana monumentale di Piazza Marconi. Al momento del rientro in chiesa è stato letto l’Atto di affidamento del paese dauno a San Giovanni Battista, a cui è seguito il bacio della reliquia da parte dei fedeli.

Sul fronte degli eventi civili, la sera del 21 giugno, alle ore 21, si è tenuto, sul palco allestito in Piazza Marconi, il saggio di fine anno degli allievi del paese e di Roseto Valfortore, curato dall’Associazione A.S.D. Gym School. In ciascuna delle due sere successive (22 e 23 giugno), hanno avuto luogo rispettivamente la Serata Mag Party nel parco giochi e la manifestazione curata dall’Associazione Vis Cordis in Largo Chiesa. Nella giornata del 24 giugno, il complesso bandistico “Orchestra Dora Paolella” ha compiuto il proprio giro mattutino per le vie del paese, successivamente si è esibita nel Matineé, tenutosi in Piazza Umberto I intorno alle ore 12:30, ed infine ha accompagnato, nel tardo pomeriggio, la processione. In serata sul palco di Piazza Marconi si è tenuto il concerto del gruppo etno-musicale “Schiattacore”. Dopodiché i festeggiamenti sono stati conclusi dai fuochi pirotecnici.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti sei immagini che illustrano:
l’uscita della processione di San Giovanni Battista dalla Chiesa Madre di Castelluccio Valmaggiore, a Lui intitolata (foto n. 1);
il cammino della processione in una via del centro storico del paese dei Monti Dauni meridionali (foto n. 2);
la statua policroma di San Giovanni Battista (foto n. 3);
il reliquiario posto ai piedi della statua e fiancheggiato dall’Agnello di Dio (foto n. 4);
la luminaria collocata sulla facciata della Chiesa Madre di San Giovanni Battista con il tondo in cui è ritratta la rispettiva statua con Castelluccio Valmaggiore che le fa da sfondo (foto n. 5);
il manifesto dell’evento (foto n. 6).

 
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