A Troia, in Provincia di Foggia, si è svolta la sera del 17 maggio 2015, terza domenica del mese, la tradizionale Processione in “penitenza” dei Santi Patroni, istituita nel 1745 dall’allora vescovo della città, mons. Emilio Giacomo Cavalieri, per chiedere a Dio, tramite la Loro intercessione, la cessazione un duraturo periodo di carenza idrica che aveva gravemente compromesso i raccolti delle campagne di questo territorio.

Come da consuetudine, la processione penitenziale ha preso il via, al termine della Santa Messa solenne delle ore 19, dalla stupenda Concattedrale di Santa Maria Assunta (XI-XII secc.), capolavoro del Romanico pugliese ricco di opere d’arte come il rosone ad undici raggi della facciata, la Porta della Prosperità, sulla facciata, e quella del fianco destro, realizzate in bronzo rispettivamente nel 1119 e nel 1127 da Oderisio da Benevento, le cappelle barocche dei Santi Patroni e dell’Assunta, costruite al posto dell’incompiuto transetto medievale dopo il terremoto del 1731.

Protagonisti assoluti della processione sono stati i cinque busti reliquiari, lignei e dorati, che ritraggono altrettanti Santi Patroni di Troia ed hanno sfilato nel seguente ordine: Sant’Urbano papa, San Secondino vescovo, Sant’Anastasio diacono, San Ponziano papa e Sant’Eleuterio vescovo. Inoltre, tre urne contenenti altre reliquie di questi santi e di Sant’Anzia, madre di Sant’Eleuterio, ed una statua della Madonna che viene esposta ai fedeli per l’intera durata di maggio (mese mariano), sempre in Concattedrale.

Il corteo processionale è stato introdotto dai membri della Confraternita di San Giovanni di Dio. I confratelli di Maria SS. Addolorata, seguiti dal parroco della Concattedrale, hanno sfilato tra i cinque busti reliquiari e le tre urne, a loro volta seguite dalla statua della Madonna e dal resto dei fedeli. I busti reliquiari e le urne sono stati condotti a spalla dai componenti del Gruppo dei Santi Patroni, la statua mariana, invece, dai confratelli di San Giovanni di Dio e, alternativamente, da quelli dell’Addolorata. Lungo tutto l’itinerario della processione sono state effettuate due soste, una in Via Regina Margherita, di fronte alla chiesa di Sant’Anna, e l’altra in Via Roma, presso un belvedere sulle campagne a sud della cittadina. Durante tali soste si è pregato per le campagne ed i raccolti e si è proceduto con la rituale benedizione. L’intera processione è stata seguita dai cittadini troiani in religioso e rispettoso silenzio verso i propri Patroni e la Madre di Dio. Trattandosi di una processione in “penitenza”, non c’è stata la partecipazione della banda musicale. Al termine della processione e durante la terza ed ultima sosta in Piazza Giovanni XXIII, davanti alla facciata della Concattedrale, il rispettivo parroco, don Pio Zuppa, ha tenuto il proprio discorso di preghiera conclusosi con la benedizione finale alla città di Troia ed il conseguente rientro della statua mariana, delle tre urne e dei cinque busti reliquiari dei Santi Patroni, in ordine inverso a quello di uscita.

I busti reliquiari lignei, intagliati e dorati, dei Santi Patroni, sono tutti di scuola napoletana e sono stati eseguiti nel 1613 tranne quello di Sant’Urbano, realizzato tra il 1540 ed il 1550. Ognuno di essi, nel basamento sottostante, contiene le rispettive reliquie del santo ritratto. Essi sono conservati nelle apposite nicchie di marmo verde della Cappella dei Santi Patroni che è stata costruita tra il 1734 ed il 1738, su progetto dell’architetto Giustino Lombardo, al posto del braccio sinistro del transetto medievale della Concattedrale, colpito dal terremoto del 1731. La costruzione della cappella, raffinato esempio d’architettura barocca napoletana, è stata possibile grazie alla generosità della nobildonna Giulia D’Avalos ed al ricavato della vendita della biblioteca di mons. Cavalieri. La pianta della cappella è ottagonale, con i lati alternativamente lunghi e corti, e la copertura è a cupola. Il pregevole altare in marmi policromi, in corrispondenza del paliotto, contiene il loculo in cui sono conservate le tre urne degli stessi Patroni, reso visibile da una finestrella mistilinea al centro del paliotto stesso.

A differenza della processione penitenziale, che si tiene ogni anno la terza domenica di maggio, nella più solenne processione della festa patronale, che si tiene in forma più solenne la sera del 18 luglio, sfilano invece i cinque busti d’argento dei Santi Patroni (fine XVII – inizio XVIII sec.), custoditi nel Museo del Tesoro della Cattedrale, e le stesse tre urne, ma non la statua mariana. Vi partecipano inoltre tutte le confraternite, il clero, le associazioni e le autorità della Città di Troia, oltre alla banda musicale ed ad un numero maggiore di fedeli.

Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti otto immagini aventi per oggetto la processione penitenziale del 17 maggio 2015 e precisamente:
il busto reliquiario di Sant’Urbano papa (foto n. 1);
il busto reliquiario di San Secondino vescovo (foto n. 2);
i busti reliquiari di Sant’Anastasio diacono e di San Ponziano papa (foto n. 3);
il busto reliquiario di Sant’Eleuterio vescovo (foto n. 4);
l’urna con le reliquie di Sant’Anzia, madre di Sant’Eleuterio (foto n. 5);
due urne contenenti altre reliquie dei Santi Patroni troiani (foto n. 6);
la statua della Madonna, condotta a spalla dai confratelli di San Giovanni di Dio (foto n. 7);
la conclusione della processione penitenziale con la sosta di preghiera finale in Piazza Giovanni XXIII, davanti alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, capolavoro del Romanico pugliese, poco prima del rientro in essa dei busti reliquiari e delle urne dei Santi Patroni nonché della statua mariana (foto n.8).

 
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