Nella giornata di domenica 17 maggio 2015, la terza del mese, si sono svolti i festeggiamenti in onore di Maria SS. di Monterotaro nell’omonima località facente parte del territorio di Casalnuovo Monterotaro, da cui dista 5 chilometri in direzione ovest, in Provincia di Foggia e presso il confine col Molise.

All’apertura della festa, la Santa Messa solenne delle ore 11 è stata celebrata da don Danilo Zoila, parroco del paese, sotto un portico di recente costruzione facente parte della Masseria Zeoli, poco distante dalla cappella mariana. Subito dopo la sua conclusione ha avuto da qui inizio la processione della venerata e sorridente statua della Madonna di Monterotaro, realizzata in gesso, vestita di bianco con damaschi d’oro, e reggente il Bambino con la mano sinistra e delle spighe argentee con l’altra.

Il corteo processionale si è diretto fino alla Torre di Monterotaro, sulla sommità del monte, la quale costituisce, insieme agli annessi ruderi di una struttura fortificata, l’unico avanzo dell’omonima città distrutta dal terremoto del 1456. Da qui è stata impartita dal parroco la benedizione dei campi, dopodiché la processione è tornata indietro tra case rurali di Monterotaro, costruite da coloni provenienti dal beneventano nei primi decenni del Novecento. Qui è stata accesa la batteria pirotecnica in onore della Madonna, al termine della quale la venerata statua mariana ha fatto rientro nella rispettiva cappella, fatta costruire dai fratelli Arcangelo e Filomeno Zeoli sul terreno di loro proprietà agli inizi degli anni Cinquanta del XX secolo.

Presso la Torre di Monterotaro, nell’agosto del 1929, un giovane di nome Arcangelo Zeoli, mentre pascolava il proprio gregge, ritrovò un consistente pezzo di gesso dal quale volle ricavarvi, per passatempo, un “Balilla”, un fantoccio, ma in realtà vi trasse una sorridente figura femminile che, dopo altri tentativi, non riuscì più a modificare secondo le sue intenzioni originali. Il giovane subito si ricordò del racconto di alcuni suoi compaesani casalnovesi, secondo il quale la Madonna aveva detto loro di ritrovare di un suo simulacro tra le rovine dell’antica Monterotaro, e del fatto che costoro non riuscirono mai più a trovarlo. Fu così Arcangelo Zeoli, preso da religioso timore, decise di nascondere nella sua casa colonica la statua mariana di gesso che aveva involontariamente scolpito, finché la Madonna apparve in sogno ai Signori Arcangelo Zeoli e Giuseppe Caiola raccomandando loro di far celebrare una festa in suo onore, col titolo di “Maria SS. di Monterotaro”, il 27 maggio di ogni anno. Agli inizi di giugno del 1949 si costituì una commissione, capeggiata da Aurelio Carraturo e composta da Angelo, Filomeno, Luigi e Carmine Zeoli. Tale commissione si recò dall’allora vescovo di Lucera, mons. Domenico Vendola, il quale acconsentì al desiderio espresso dai casalnovesi di venerare e festeggiare degnamente la Madonna di Monterotaro nell’omonima località. Dunque i fratelli Arcangelo e Filomeno Zeoli fecero qui costruire, su un loro terreno, la cappella in cui si venera la sorridente statua mariana di gesso, collocata su un trono realizzato grazie ai suoi devoti e posto al di sopra del piccolo altare maggiore. Più recentemente è stato stabilito di festeggiare la Madonna di Monterotaro la terza domenica di maggio.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti immagini che ritraggono:
la partenza della processione della Madonna di Monterotaro (foto n. 1);
la sorridente statua mariana, di gesso e biancovestita (foto n. 2);
il cammino processionale verso la Torre di Monterotaro, in cima al monte stesso (foto n. 3);
un momento di preghiera dinanzi alla Torre di Monterotaro, da cui è stata impartita la benedizione dei campi (foto n. 4);
il rientro della venerata statua della Madonna di Monterotaro nella rispettiva cappella (foto n. 5);
il manifesto dell’evento (foto n. 6).

 
© Riproduzione Riservata
 

Nessun commento

Lascia un Commento