Nel corso della 23ª Giornata FAI di primavera, svoltasi nei giorni 20, 21 e 22 marzo, la Città di Troia, nota come “la città del rosone”, è stata una delle 340 località d’Italia ed una delle quattro della Capitanata (oltre a Foggia, Cerignola e San Severo) in cui sono stati organizzati itinerari culturali e sono stati aperti alle pubbliche visite alcuni beni significativi del proprio patrimonio architettonico, storico-artistico ed ambientale. Le finalità sono state, come di consueto, quelle di far conoscere ai cittadini questi tesori e di sensibilizzarli sull’esigenza di salvaguardarli e valorizzarli.

L’iniziativa culturale, nel caso troiano, è stata organizzata dalla delegazione FAI di Foggia, grazie al lavoro del professore Mario Ivo Ignelzi, e di concerto, dall’Amministrazione Comunale di Troia, in particolare dall’Assessorato al turismo e da quello alla cultura.

I beni scelti in questa cittadina dauna sono stati:
- il Museo Civico, situato all’interno dello storico Palazzo D’Avalos (XVI sec., sede anche del Municipio) ed articolato in cinque sezioni, di cui quattro al piano seminterrato (preromana, romana, medievale e moderna) ed una, quella contemporanea, al piano terra, dove, all’interno della Sala Azzurra, è stata appositamente allestita, per la 23ª Giornata FAI di Primavera, una mostra curata dagli studenti del Liceo Scientifico “Volta” di Foggia;
- la Cattedrale di Santa Maria Assunta, straordinario capolavoro del Romanico pugliese costruito nei secoli XI e XII (a cui si aggiunsero le settecentesche cappelle dei Santi Patroni e dell’Assunta) e ricchissimo, sia sui prospetti esterni sia nell’interno a tre navate, di numerosi e vari particolari architettonici ed opere scultoree tra cui spiccano, sulla facciata, la Porta della Prosperità, eseguita in bronzo da Oderisio da Benevento nel 1119, ed il sovrastante e raffinatissimo rosone ad 11 raggi (il numero degli Apostoli meno Giuda Iscariota) esempio unico al mondo per il quale Troia è nota come la città del rosone;
- il Tesoro della Cattedrale, collocato al primo piano del settecentesco ex Seminario Vescovile, che custodisce i preziosi busti in argento e legno dei Santi Patroni (Anastasio diacono, Secondino vescovo, Eleuterio vescovo, Ponziano papa ed Urbano papa), elaborati paramenti sacri, preziosissimi arredi liturgici, volumi e pergamene di epoche diverse e di grande interesse storico-archivistico, oltre ai celeberrimi tre rotoli degli Exultet (Exultet I, metà sec. XI, lunghezza cm 268, larghezza cm 20; Exultet II, sec. XI-XII, lunghezza cm 190,5, larghezza cm 21; Exultet III, sec. XII, lunghezza cm 651, larghezza cm 25.), preziosissimi documenti miniati in pergamena sui quali è scritto ed illustrato il praeconium paschale (annuncio della Pasqua), canto liturgico con cui il Sabato Santo, alla vigilia, il diacono annunciava al clero e alla comunità dei fedeli il Mistero Pasquale della Redenzione;
- il settecentesco Palazzo Vescovile con l’ampio ed arioso cortile, lo scalone monumentale, la sala che ospitò SS. Giovanni Paolo II durante la sua visita alla città avvenuta il 25 maggio 1987, la Sala dei Poeti, la Cappella, la Sala delle Arti, la Sala Rosa e la Sala del Trono;
- la Basilica di San Francesco d’Assisi, settecentesca e barocca, dal luminoso e bianco interno a navata unica, ricco di decorazioni a stucco e di opere pittoriche;
- la Chiesa di San Basilio Magno, risalente al XI secolo ed in stile romanico, che presenta una semplice facciata ed un austero interno, suddiviso in tre navate.

Nel giorno inaugurale della manifestazione culturale del FAI, il 20 marzo 2015, i suddetti sei Beni sono stati aperti alle visite delle sole scolaresche, ed invece a tutti nei due giorni successivi, 21 e 22 marzo. Le visite guidate sono state curate da 70 Apprendisti Ciceroni formati presso il Liceo Scientifico “Volta” e il Liceo Artistico “Perugini” di Foggia da un gruppo di professori coordinato dalla docente Luigia Pompea Rotundo (referente FAI).

All’itinerario culturale si è aggiunto, per i visitatori, quello enogastronomico, volto a far conoscere anche le eccellenze mangerecce locali. Esso è stato reso possibile grazie all’adesione di diversi ristoratori, pasticceri e cantine della città del rosone, i quali hanno offerto loro i propri prodotti all’interno di menù turistici ed anche nel corso di appositi aperitivi ed apericena.

Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti otto immagini che raffigurano:
Palazzo D’Avalos, sede del Municipio, con l’ingresso del Museo Civico in primo piano, sulla sinistra (foto n. 1);
una visita guidata nella sezione moderna dello stesso museo (foto n. 2);
la preziosa facciata della Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo, capolavoro del Romanico pugliese, con l’elaboratissimo rosone ad undici raggi, per il quale Troia è nota come “la città del rosone” (foto n. 3);
l’ingresso al Museo del Tesoro della Cattedrale (foto n. 4);
il prospetto principale del settecentesco Palazzo Vescovile (foto n. 5);
l’interno barocco della settecentesca Basilica di San Francesco d’Assisi (foto n. 6);
la romanica Chiesa di San Basilio Magno (XI secolo), la più antica della città (foto n. 7);
il manifesto dell’evento (foto n.8).

 
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