Lo scorso 16 gennaio 2015, vigilia della solennità di Sant’Antonio abate, si è svolta a Rocchetta Sant’Antonio, in Provincia di Foggia, “La notte del Fuoco”. Si è trattato dell’evento più significativo ed atteso del secondo dei tre giorni di festeggiamenti in onore di questo santo fondatore del monachesimo cristiano che è stato scelto come patrono di questo paese dei Monti Dauni meridionali per averlo salvato, secondo la tradizione, da un esercito di barbari che erano intenti ad assaltarlo, apparendo a costoro con del fuoco in mano e costringendoli a fuggire via.

La scenografica serata all’insegna del fuoco è stata preceduta, nel pomeriggio, sia dalla preparazione degli ultimi dettagli dei 10 enormi falò in gara tra loro e dei fuochi di minori dimensioni, che ha visto una consistente partecipazione popolare, sia dalla sfilata del corteo composto dalle delegazioni dei comuni gemellati con Rocchetta Sant’Antonio, dai consiglieri comunali rocchettani, dalle altre autorità e dalle associazioni locali, nonché da alcuni cittadini. I membri del corteo si sono recati a prelavare il sindaco rocchettano, prof. Ranieri Castelli, dalla sua casa privata per condurlo insieme a loro nella settecentesca Chiesa Madre dell’Assunzione della B. V. M., per assistere alla Solenne Celebrazione Eucaristica delle ore 17:30, che è stata presieduta da mons. Felice Di Molfetta, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, e con la quale si sono resi gli onori religiosi a Sant’Antonio abate.

Ma “La notte del Fuoco” è entrata nel vivo poco dopo le ore 20 con la sfilata di un apposito corteo di cittadini muniti di torce, con in testa il sindaco, il quale è stato preceduto, nel suo cammino, dal complesso bandistico locale ed è stato accompagnato dallo scoppio di petardi. Al passaggio del corteo sono stati accesi, da parte di gruppi di giovani del posto, sia i piccoli fuochi in onore del santo abate sia i dieci grandi falò in gara, di forme e dimensioni differenti, che sono stati allestiti in diversi punti del paese ed hanno avuto ognuno per tema: “W Sant’Antonio” del G. C. di Via Lacedonia; “No al terrorismo – Je suis Charlie”; la gioventù bruciata; “Amare Rocchetta”; la memoria ed il ringraziamento del paese al suo ex sindaco, ormai defunto, Amedeo Magnotta; la Tour Eiffel; l’Arca di Noè; “No al femminicidio”; la tragedia del traghetto Norman Atlantic; il primo centenario dell’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale; “No al nuovo inganno globale. MDCCLXXIII”.

La preparazione di ciascun grande falò ha comportato un notevole ed appassionato impegno, durato parecchi giorni prima dell’evento, a cura dei diversi gruppi o categorie sociali del paese dei Monti Dauni meridionali. A caratterizzare ogni falò è stata una struttura lignea riempita con del materiale infiammabile (cartoni, paglia, fascine di legna) e ricoperta da rami di ginestra, tipica pianta mediterranea presente in gran parte del territorio comunale rocchettano. I dieci falò in gara sono stati inoltre scenograficamente completati da immagini, fantocci, disegni, cartelli e striscioni in linea con i temi sopra descritti. L’accensione di ogni falò è stata preceduta da quella dei bengala che li ornavano. Dopo l’accensione, le lingue di fuoco di tutti i falò in gara hanno raggiunto in pochi minuti altezze anche superiori a 10-15 metri, riscaldando e soprattutto allietando il numeroso pubblico presente, insieme a spettacoli, musiche e balli, mentre i giurati si cimentavano con le proprie valutazioni.

Dopo che il corteo con le torce ha ultimato il suo percorso, tra le vie e piazze di Rocchetta che hanno collegato i vari falò, nella centralissima Piazza Aldo Moro si è tenuto lo spettacolo dei fuochi pirotecnici della ditta sanseverese “Pirodaunia s.r.l.” che hanno ulteriormente divertito il pubblico concludendo mirabilmente “La notte del Fuoco” del 2015.

Il giorno seguente (17 gennaio 2015) Rocchetta Sant’Antonio ha festeggiato il suo patrono, Sant’Antonio abate, con i seguenti eventi:
- la benedizione degli animali, dei quali il santo è anche protettore, che si è tenuta intorno a mezzogiorno nella centralissima Piazza Maria Teresa Di Lascia;
- la Santa Messa solenne delle ore 17:30, celebrata nella Chiesa Madre dell’Assunzione della B. V. M. da parte del parroco don Saverio Grieco alla presenza delle autorità;
- la distribuzione alla popolazione, al termine della funzione religiosa, del calendario di Rocchetta Sant’Antonio anno 2015, a cura dell’ Amministrazione Comunale;
- la degustazione del tradizionale “soffritto” all’interno della palestra comunale, dove sono stati anche premiati i tre falò più belli e significativi di quelli che hanno gareggiato la sera precedente.

Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti otto immagini aventi per oggetto:
i tre grandi falò di Via Lacedonia prima della loro accensione (foto n. 1);
il corteo cittadino con le torce mentre sfila per le vie del paese (foto n. 2);
il falò avente per tema “Amare Rocchetta” e che prende fuoco alle spalle dello stemma comunale (foto n. 3);
l’accensione del falò della Tour Eiffel, di quello in memoria dell’ex sindaco Amedeo Magnotta, e di quello avente per tema “Amare Rocchetta” (foto n. 4);
l’accensione del falò associato alla scena dell’Arca di Noè (foto n. 5);
l’accensione dei falò relativi alla tragedia del traghetto Norman Atlantic ed al femminicidio (foto n. 6);
l’accensione del falò del primo centenario dell’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale (foto n. 7);
l’accensione del falò “No al nuovo inganno globale. MDCCLXXIII” (foto n.8).

 
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