Dal 20 al 22 novembre 2014, il Teatro Margherita di Bari ha ospitato la seconda edizione del PugliArch, il Festival dell’Architettura.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Giovani Architetti della Provincia di Bari (GAB) con la Federazione Regionale degli Ordini degli Architetti PPC della Puglia, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dal Ministero per gli Affari Regionali, le Autonomie e lo Sport, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Panificatori, Paesaggisti e Conservatori. Coordinatori scientifici l’architetto Palma Librato (presidente del GAB) e l’architetto Oriol Capdevila Arus (MBM Arquitectes_Barcellona).

Il tema di questa edizione è stato ”Crossing Architecture”, ovvero l’incontro-incrocio, in Puglia, di architetti europei. Il Festival, durante il quale si sono alternati workshops, lectures e mostre, ha visto un programma ricco di eventi per valorizzare l’architettura pugliese e barese, confrontandola con l’attuale dibattito internazionale e nazionale, puntando sulle ”aree di frangia urbana, quelle aree in cui a dissolvenza si incrociano (cross) i margini della città con i primi segni del paesaggio”.

In particolare l’area indagata si trova a ridosso del quartiere Japigia (di cui fa parte), tra via Caldarola e la costa, partendo dalla zona dell’Ipercoop (nell’interno) fino allo svincolo per San Giorgio e sulla costa da Parco sud fino a San Giorgio. L’area 22 più specificatamente, chiamata Sant’Anna, si trova tra le ferrovia e via Gentile poi statale 16, in forte urbanizzazione, coesiste con la campagna in cui è immersa.

I vari dibattiti, infatti, hanno trattato le difficoltà comunicative tra la città e la campagna e l’aspirazione, invece, di stringere il ”patto città-campagna”.

Per evidenziare l’internazionalità dei contributi di altissimo profilo scientifico, il Festival ha visto i vari interventi in duplice lingua, italiano ed inglese.

Durante l’evento è stato possibile visitare due mostre fotografiche. Nella prima intitolata ”Indicativo Presente, l’area 22 restituita, le foto esposte erano il risultato del workshop a tenuto dal prof. Carlo Garzia; la seconda era la conclusione del bando ”Call for Young Photographers”, riservato ai giovani fotografi “under 40”, sul tema”progettarle aeree di dissolvenza tra città e paesaggio”.

Tiziana Rizzi (foto n. 5), una dei fotografi che hanno esposto, ci ha raccontato della sua esperienza: “Ho svolto con i miei compagni di ws, ciascuno indipendentemente e con la propria individuale visione, un lavoro di ricerca sull’area 22 richiesta dagli architetti. Questo lavoro si è sviluppato progressivamente, di pari passo alla esperienza (conoscenza) del luogo che si andava formando, per realizzare immagini che non fossero solo di documentazione fotografica ma autorali. Ho cercato una visione acuta che fornisse immagini in cui gli elementi di conoscenza si fondessero con il rigore formale ed estetico. E’ stato entusiasmante, ma soprattutto molto stimolante, interessante e prezioso parteciparvi e mettermi alla prova per il raggiungimento dello scopo. Una delle mie prerogative è stata quella di rendere visibile ciò che spesso non viene “visto” pur essendo presente, contribuendo con il mio punto di vista (così come gli altri fotografi con il loro) a fornire materiale per analizzare e capire una realtà complessa e permettere agli architetti una sintesi progettuale e per inseguire la qualità urbana indispensabile nelle nostre città. Il notevole (corposo) lavoro fotografico è stato poi sintetizzato con le immagini presentate nella mostra, così come il lavoro progettuale degli architetti (risultato del workshop di architettura).A fine manifestazione i lavori sono stati consegnati alla città, per mano degli assessori presenti, sperando, che vista la qualità raggiunta, se ne tenga conto e si tenda ad un’urbanizzazione di qualità e ad una qualità di vita delle persone sempre migliore.

Sono intervenuti al festival architetti di fama internazionale, tra i quali: gli italiani Giuseppe Scaglione, CZ Studio, Antonio Monestiroli e Valeria Maria Mininni, gli spagnoli Oriol Capdevila Arus e Arriola & Fiol, i portoghesi Eduardo Costa Pinto e Joäo Gomes da Silva, per la Francia AWP , il tedesco Uwe Schröder.
I Fotografi: l’italiano Carlo Garzia ed il portoghese Joao Morgado.
Per la mostra “indicativo Presente, l’area 22 restituita” hanno esposto: Giuseppe Altero, Domenico Bruno, Anna Claudia Bufo, Corrado Catania, Ida Chiatante, Annalisa Chieppa, Claudio De Francesco, Alessandro Fusco, Roberta Giordano, Giuseppe Mancino, Adriano Nicoletti e Tiziana Rizzi.

Sabato 22 c’è stata la consegna dei lavori del Workshop di fotografia e del Workshop di Progettazione Urbana e Architettonica alla Città di Bari e alla Regione Puglia da parte dei Coordinatori dei workshop Oriol Capdevila Arus_MBM Arquitectes e Carlo Garzia (foto n. 2), assieme ai partecipanti ai workshop.

 
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