Dal 27 al 30 settembre 2014 si sono svolti a Monte Sant’Angelo, sul Gargano, i solenni festeggiamenti in onore del proprio patrono, San Michele Arcangelo, ricchi di eventi religiosi e civili.

Dal punto di vista religioso, le celebrazioni eucaristiche e le manifestazioni sacre in onore del Defensor Dei hanno avuto luogo nel celeberrimo santuario micaelico montanaro, ricco di storia e di arte, che venne eretto sul luogo, contenente una grotta sinora adibita a culti pagani, il quale secondo quanto riportato dal Liber de apparitione Sancti Michaelis in Monte Gargano, documento agiografico risalente al periodo tra il V e l’VIII secolo d. C., venne prescelto e consacrato dall’Arcangelo stesso il 29 settembre 493, il quale riferì nottetempo il fatto nel corso della sua terza apparizione all’arcivescovo di Siponto, San Lorenzo Maiorano. Costui vi si recò in processione al mattino seguente con altri sette vescovi pugliesi, il clero ed il popolo della città portuale. Costoro vennero protetti durante questo pellegrinaggio contro i raggi del sole dalle ali spiegate di talune aquile in volo, ed una volta giunti nella grotta scelta dall’Arcangelo Michele come sede del proprio culto, vi trovarono un rudimentale altare ricoperto da un pallio di colore rosso vermiglio e sormontato da una croce, su quale l’arcivescovo sipontino celebrò per la prima volta la Santa Messa. Secondo una leggenda, lo stesso santo vi lasciò impressa un’orma di un suo piede nella roccia.

I giorni della festa patronale di San Michele Arcangelo del 2014, sono stati preceduti nel santuario dalla solenne novena, durata dal 19 al 27 settembre ed animata a turno dalle comunità ecclesiali della stessa Monte Sant’Angelo e di altri comuni limitrofi. Inoltre, per le vie e piazze principali della cittadina garganica, la sera del 21 settembre si è svolta la sfilata del Corteo Storico, al termine della quale ha fatto seguito, in Piazza Beneficienza, la suggestiva “Sacra rappresentazione delle Tre Apparizioni di San Michele Arcangelo sul monte Gargano”. Questi due eventi sono stati entrambi curati dall’Associazione “Insieme per…”, sempre di Monte Sant’Angelo.

Nel primo giorno della festa patronale (27 settembre) la comunità montanara ha accolto il proprio concittadino e frate francescano conventuale, mons. Giuseppe Piemontese, da poco nominato vescovo di Terni-Narni-Amelia da Papa Francesco. Il prelato è stato dapprima ricevuto dalle autorità civili nell’aula consiliare del Municipio verso le ore 16 e poi è stato accompagnato in corteo al Santuario di San Michele Arcangelo, nella cui famosissima grotta ha ricevuto il saluto di mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-S. Giovanni Rotondo ed ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica in onore del Santo Patrono. All’esterno del santuario, alle ore 17, ha avuto inizio nella Villa comunale il “Baby Dance Party” a cura dell’associazione Monte Creativa. In serata, alle ore 20 sono state accese le scenografiche luminarie allestite per l’occasione lungo le vie e piazze principali del centro cittadino, e dopo, a partire dalle ore 21:30, si tenuto lo spettacolo di macchietta napoletana e stornelli romani intitolato “M’aggia curà”, che ha avuto come teatro Piazza De Galganis, nel cuore del centro storico, ricco di monumenti e scorci caratteristici.

Il giorno seguente (28 settembre), i festeggiamenti sono stati aperti, come nei due giorni successivi, dallo sparo dei mortaretti delle ore 8. Mentre la mattinata è stata caratterizzata dal giro per le vie della cittadina garganica del rispettivo complesso bandistico, nel primo pomeriggio si è disputato allo stadio comunale, a partire dalle ore 15:30, un quadrangolare di calcio “over 35″ per la conquista del 1° trofeo San Michele Arcangelo. Nella grotta del santuario micaelico si è rinnovato alle ore 17:30 il rito dell’antica e tradizionale offerta della cera e dei prodotti della terra all’Arcangelo, che è stato compiuto, in segno di devozione filiale, da parte del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale di Monte Sant’Angelo nei confronti dell’arcivescovo metropolita di Lecce, mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, nativo della garganica Peschici e devoto di S. Michele, il quale ha poi presieduto in loco la solenne concelebrazione eucaristica delle ore 18:30. La seconda serata della festa patronale è stata animata dal Concerto Sacro Vocale del ‘500, curato dall’associazione musicale “Schola Cantorum San Sisto” dell’Aquila e diretto dal maestro Carmine Colangeli, che si è svolto all’interno della Chiesa di San Benedetto a partire dalle ore 20:30, e poi dal concerto “Sud Folk”, tenutosi sul palco di Piazza Duca d’Aosta intorno alle ore 22. Nella notte tra il 28 ed il 29 settembre verso la Sacra Grotta dell’Arcangelo Michele si è mosso un suggestivo pellegrinaggio a piedi, patrocinato ed organizzato sotto l’egida della antica Confraternita eretta nel Santuario stesso, che è partito da quattro centri garganici orientati secondo i quattro punti cardinali (Vieste a nord, Manfredonia a sud, San Marco in Lamis ad ovest, Mattinata ad est).

Nella mattinata del 29 settembre, giorno della solennità dei SS. Michele, Gabriele e Raffaele Arcangeli, gli eventi più significativi sono stati:
- la tradizionale fiera di San Michele Arcangelo, apertasi in Corso Giannone alle ore 8:30;
- la solenne celebrazione eucaristica delle ore 10:30, svoltasi come tutte le altre, nella Sacra Grotta del santuario micaelico e presieduta da mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, alla quale hanno partecipato le autorità e numerosi fedeli e sacerdoti provenienti da più parti del Gargano, dal resto d’Italia e dalla Polonia, nazione di origine dei religiosi della Congregazione di S. Michele Arcangelo che regge il Santuario montanaro;
- la santa messa delle ore 13:30 per i pellegrini giunti nottetempo a piedi dalle suddette quattro località garganiche.

Nel pomeriggio si è svolta, per le vie e piazze principali della città, l’attesissima processione della Sacra Spada di San Michele Arcangelo, che è partita dal santuario intorno le ore 17 ed è stata guidata dal medesimo arcivescovo diocesano. Al lungo corteo processionale hanno partecipato numerosissime persone, tra cittadini montanari e garganici, pellegrini, religiosi ed autorità. All’inizio, dopo la Croce, hanno sfilato diversi bambini indossanti il costume di San Michele Arcangelo (completo di spada, corona e bilancia), i quali sono stati condotti per mano dai rispettivi familiari. Alle loro spalle si sono susseguiti gli scout, i membri delle diverse associazioni, la Confraternita della SS. Trinità di Monte Sant’Angelo, quella di San Michele Arcangelo di San Marco in Lamis, l’Arciconfraternita dei Morti di San Giovanni Rotondo, il gruppo della parrocchia di Casalnuovo Monterotaro, la Confraternita di Sant’Antonio abate di Monte Sant’Angelo, un figurante in costume che ha impersonato l’Arcangelo, l’Arciconfraternitas Mortis di Monte Sant’Angelo, il piatto d’argento con i sassi benedetti della Sacra Grotta del santuario micaelico, il clero locale, la Sacra Spada, l’arcivescovo diocesano, la copia in resina della statua marmorea cinquecentesca di San Michele che si conserva nella medesima grotta, i gonfaloni dei comuni di Monte Sant’Angelo, Foggia, Bari, Cerignola, Manfredonia, Mattinata e Nova Milanese, le rispettive autorità civili e militari e quelle di altri centri pugliesi, la banda musicale montanara ed il resto dei fedeli. L’itinerario seguito dal corteo ha dapprima interessato il centro storico e poi la parte moderna della cittadina garganica, fino a raggiungere, in fondo a Via Manfredi, la zona dell’ospedale dove è stata accesa la batteria pirotecnica. Lungo tutto il percorso sono state effettuate cinque soste di preghiera, tante quante le parrocchie montanare, al termine delle quali l’arcivescovo ha impugnato la Sacra Spada per impartire la benedizione alla folla, prima di riconsegnarla al parroco di turno che, durante il cammino, l’ha condotta su un apposito cuscino alternandosi con gli altri dopo tali soste. Subito prima del rientro della processione della Sacra Spada nel santuario micaelico, presso l’atrio superiore sono stati accesi dei fuochi pirotecnici. In serata, verso le ore 21:30, l’ampia e centrale Piazza Duca d’Aosta, attorniata da luminarie e dotata di palco, è stata la location del Concerto Jazz FF Jazz Band, curato da Associazione banda Mattinata e diretto dal maestro Alberto Mione.

Il pomeriggio dell’ultimo giorno della festa patronale in onore di San Michele Arcangelo (30 settembre), è stato caratterizzato, sul piano sportivo e ricreativo, dalla finale calcistica del 1° trofeo San Michele Arcangelo, disputatasi alle ore 17 presso lo stadio comunale e conclusasi con un buffet, e, sul piano religioso, dalla solenne concelebrazione eucaristica delle ore 18, tenutasi nella grotta del santuario micaelico, presieduta dall’arcivescovo metropolita di Foggia-Bovino, mons. Francesco Pio Tamburrino, ed offerta secondo le intenzioni di tutti i prestatori d’opera del santuario stesso. La serata conclusiva dei festeggiamenti è stata animata dallo spettacolo dei “fuochi musicali”, svoltosi presso il Castello intorno alle ore 21, e dall’attesissimo e coinvolgente concerto di Cristiano de Andrè tenutosi invece sul palco di Piazza Duca d’Aosta, alle ore 22, la cui apertura è stata curata dal locale gruppo folk “terrAnima”.

Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti otto immagini aventi per oggetto:
un momento della processione del 29 settembre 2014, con la statua in resina di San Michele Arcangelo, copia di quella marmorea cinquecentesca che troneggia sull’altare della Sacra Grotta del rispettivo e celeberrimo santuario (foto n. 1);
la Sacra Spada della statua marmorea originale del Defensor Dei (foto n. 2);
il susseguirsi delle confraternite nel corteo processionale (foto n. 3);
il cammino della processione in Via Manfredi, dopo la sosta effettuata presso l’ospedale (foto n. 4);
l’accensione della batteria pirotecnica in fondo a Via Manfredi e vicino al nosocomio (foto n. 5);
le luminarie allestite in Piazza Duca d’Aosta (foto n. 6);
una sosta di preghiera nella medesima piazza, nel momento della benedizione impartita dall’arcivescovo diocesano, mons. Michele Castoro, con la Sacra Spada di San Michele Arcangelo (foto n. 7);
la benedizione finale impartita nella grotta del santuario micaelico, al termine della processione, da parte dello stesso arcivescovo con la Sacra Spada prima del suo ricollocamento nella mano destra della retrostante statua marmorea cinquecentesca dell’Arcangelo (foto n. 8).

 
© Riproduzione Riservata
 
 
 

Nessun commento

Lascia un Commento