Sull’Isola di San Nicola, nell’arcipelago delle Isole Tremiti, lo scorso 28 luglio 2014 è stato inaugurato ed aperto al pubblico il Museo della Radio d’epoca, intitolato al celebre cantautore Lucio Dalla (1943-2012), cittadino onorario di queste isole pugliesi, a cui era profondamente legato al punto da difendere e valorizzare le proprie bellezze ed organizzare in loco concerti ed altre iniziative socio-culturali. Nella vicina Isola di San Domino il cantautore bolognese era solito trascorrere le vacanze estive nella sua villa, dotata anche di uno studio discografico e situata in Via Domenico Sputo n. 1, tra i pini d’aleppo, al di sopra di Cala Matana e di fronte all’Isola di San Nicola.

Su quest’ultima, la sede del Museo della Radio d’epoca “Lucio Dalla” si trova al numero civico 8 della piazza antistante alla quattrocentesca facciata, in stile rinascimentale, della medievale Chiesa Abbaziale di Santa Maria a Mare (secc. XI-XVIII), ricca di storia e di arte ed oggi parrocchia. Il museo raccoglie circa 360 esemplari di radio a valvole ed altri apparecchi sonori di diverse tipologie e provenienze, che abbracciano un arco temporale che va dalla fine del XIX secolo agli anni ’60 del secolo appena trascorso ed offrono al visitatore un notevole e variegato campionario di tecnologia e design in grado di riproporre anche le emozioni provate dai propri genitori, nonni ed antenati. Gli esemplari esposti sono una parte della collezione, di circa 750 elementi, dell’aquilano cav. Franco Pistilli, anch’egli innamorato delle Isole Tremiti, il quale ha condotto per diversi anni una dettagliata ricerca, insieme ad un suo amico, raccogliendo i vari apparecchi radiofonici d’epoca tra soggetti privati, mercatini ed altri luoghi insoliti. L’idea, finalmente realizzata, di raccogliere tali cimeli in un museo è stata, oltre che del cav. Pistilli, anche del cantautore Lucio Dalla e dell’Amministrazione Comunale isolana.

Tra gli esemplari più noti che il museo tremitese conserva vi sono: le radio a valvole di fine ottocento e dei primi decenni del Novecento, tutte differenti tra loro per forme, dimensioni, design, e marche; una scatola musicale svizzera del 1880 con 10 melodie; il radiogrammofono “La voce del padrone” (Italia, 1955); la Radio Balilla della Magnadyne, a sei valvole, (Italia, 1937); due “Radiorurale” da cinque valvole ciascuna e con simboli littori (Italia, 1938); la radio di Mussolini (RadioMarelli, mod. Alcor Lusso, 5 valvole, Italia,1937); la radio di Hitler (Nora, mod. VE 301 GW Dyn, Germania, 1936); le radio a valvola della Philips a forma di prosciutto o di formaggino (Olanda, anni Trenta del Novecento); gli altoparlanti a forma di piatto del barbiere o di cappello cinese (anni Venti e Trenta del Novecento); l’antenna a quadro a forma di croce (Francia, anni Venti del Novecento); registratori e giradischi; un grammofono non marcato con tromba di legno (1920) e quello con tromba di ferro della Bestgen & Sohn, modello Bernaphon (Svizzera, 1920-25); il fonografo a rulli Edison Standard Phonograph (U.S.A., 1898); le radio a Galena usate per comunicare nei campi di concentramento (Germania, 1925-1930); la radio a valvole più piccola del mondo (E.R.A., mod. Gnomo R2/G, 2 valvole, Italia, 1950-51); gli apparecchi radiofonici degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento.

L’edificio che ospita il museo, già facente parte integrante del complesso abbaziale, si articola su due piani, ciascuno dotato di una sala grande ed una piccola, e dal lato opposto a quello della piazza si affaccia panoramicamente sulle altre isole e scogli tremitesi e sulle acque limpidissime che li bagnano. Le bianche pareti delle sale sono caratterizzate da chiazze intensamente azzurre, evidente richiamo al mare, che assumono varie forme e sono accompagnate, lungo i contorni, da alcune frasi tratte dalle più note canzoni del cantautore bolognese. Il tutto fa da degna ed appropriata cornice agli esemplari radiofonici esposti nel trasmettere ai posteri sia il progresso tecnologico, la creatività e la funzione comunicativa del mondo della radio, sia le emozioni suscitate delle canzoni di Lucio Dalla e dal mare delle Isole Tremiti.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti otto immagini che ritraggono:
l’ingresso del Museo della Radio d’epoca “Lucio Dalla” (foto n. 1);
apparecchi radiofonici esposti nella sala grande del piano inferiore (foto n. 2);
tre grammofoni, due giradischi ed un registratore esposti nella sala piccola del piano inferiore (foto n. 3);
apparecchi radiofonici esposti nella sala grande del piano superiore (foto nn. 4-5);
un grammofono Bestgen & Sohn, modello Bernaphon, con tromba di ferro (1920-25), esposto nella medesima sala (foto n. 6);
alcuni apparecchi radiofonici degli anni Cinquanta e Sesssanta del XX secolo, esposti nella sala piccola del piano superiore (foto n. 7);
la radio a valvole più piccola del mondo, E. R. A. mod. Gnomo R2/G, esposta nella medesima sala (foto n.8).

 
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