La festa del Baccanale promossa e organizzata dalla Pro-Loco di Campagnano di Roma è giunta alla 56ª edizione, coinvolge i produttori di vino e carciofi, agli artigiani, le associazioni, le contrade dei rioni campagnanesi, le bande musicali locali, i volontari della protezione civile, i carabinieri e la polizia locale e quella dei paesi vicini.
Questa manifestazione è la più antica insieme a quella per i festeggiamenti dei SS. Patroni e rappresenta l’evento più importante e più sentito dai concittadini per il suo valore legato alla tradizione storica e popolare.

Infatti il vino ed il famoso carciofo campagnanese sono stati, per lunghi decenni, la fonte dell’economia familiare, due parole sul famoso pane francigeno grande protagonista della dieta dei pellegrini lungo l’antica via Francigena è ancora oggi alla base della nostra alimentazione, lavorato dai fornai locali con pasta madre, poco sale, farine integrali a filiera corta è protagonista di ricette povere della tradizione contadina, pane che sarà gustato insieme alla scarciofata e sarcicciata a la panonta, particolare è la cottura del carciofo che viene posto direttamente sulla brace di sarmenti di vite, dopo essere stato condito con sale, aglio fresco, mentuccia e olio.

Mentre la colatura delle salcicce, cotte anch’esse sulla brace, unge il pane bruscato (panonta), nel menù verrà proposto anche il carciofo fritto.

La festa ha preso il via venerdì 2 maggio con la funzione eucaristica, celebrata nella collegiata di San Giovanni Battista nel borgo medioevale, dal Vescovo della Diocesi S.E. Romano Rossi che ha benedetto i Gonfaloni delle contrade.

I Priori e i Gonfalonieri delle Contrade hanno sfilato in abiti rinascimentali, da piazza Regina Elena fino alla chiesa ed hanno assistito insieme a tutti i contradaioli alla funzione religiosa, al termine i Capicontrada e i Priori sono stati invitati per un aperitivo dalla delegazione francese del comune gemellato di St. Didier au Mont D’Or nella sala consiliare.

La festa è proseguita sabato con la notte delle Contrade, le cantine in piazza, nel centro storico ogni contrada ha allestito una piazzetta (vere e proprie trattorie rurali) in cui è stata offerta una cena con prodotti legati alla tradizione ed almeno a un piatto a base di carciofo, la serata è proseguita fino a tarda notte con musica, colori e artisti di strada.
Domenica la giornata clou è cominciata con tutte le autorità presenti e della delegazione francese del comune St. Didier au Mont D’Or, come madrina l’attrice Eva Henger, banda musicale in testa si sono diretti per una visita agli stands dove hanno dato via all’accensione dei sarmenti, alle ore 12 è cominciata la “Scarciofata e Sarcicciata a la Panonta”, il numeroso pubblico presente ha gradito e si è recato in massa a consumare il piatto tipico “2 carciofi, due sarcicce, due fette di pane (ottimo) e un bicchiere di vino.
Nel primo pomeriggio è cominciata una grande sfilata storica che rievoca una visita solenne avvenuta nel 1564 del Principe Paolo Giordano Orsini Duca di Bracciano e Signore di Campagnano e la Principessa Isabella De Medici in occasione del loro sposalizio celebrato in pompa magna nella Basilica di san Giovanni in Laterano per volontà di Papa Pio IV.

La rappresentazione ha visto la partecipazione di circa 450 figuranti contradaioli che hanno sfilato per le vie del paese con i costumi storici del XVI secolo.

Nel corteo ognuna delle otto contrade, Spinosa, Saiettone, Bubbola, Ciuetta, Falco Storo, Stornavanti, Sartapicchio, Tascio, denominate con nomi di animali ma usando il gergo locale, che hanno rappresentato: il Mercato Popolare, l’Inquisizione, l’Ambiente delle Cortigiane, il Mondo contadino, la Caccia, la Comunità oratoria, La bottega del Fornaio, la Festa contadina della primavera.

Nel tardo pomeriggio è iniziato “Il Palio dei Somari”, una corsa che viene disputata nella via principale del paese, per l’occasione viene ricoperta di terra per evitare che qualche animale cadendo possa farsi male.

La sfida viene fatta tra due contrade alla volta per sorteggio, i vincenti vanno in semifinale, i primi delle due gare hanno disputato la finale, quest’anno ha vinto la contrada del Saiettone, dopo l’arrivo tutti i contradaioli si sono buttati a festeggiare il fantino e l’asino vincente.

 
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