I giorni 25-26-27 aprile 2014 ad Altamura, sotto la pioggia e la grandine, gli oltre quattrocento figuranti hanno seguito il percorso così come stabilito dal programma anche se, purtroppo il maltempo ha caratterizzato negativamente la Festa Medioevale Federicus.

L’antica città murgiana ha rievocato e ricostruito i momenti salienti in cui Federico II di Svevia, imperatore nel XIII secolo, giunto ad Altamura su un cavallo bianco, pose la prima pietra per la costruzione della Cattedrale.

Anche quest’anno, terza edizione, gli altamurani hanno reso omaggio all’imperatore con una grande Festa medioevale, il cui programma era colmo di appuntamenti a lui dedicati. Infatti, le scene, le abitudini, le usanze, i costumi curati e fedeli al periodo storico, le acconciature, le installazioni, gli itinerari gastronomici ed i mercatini, prettamente dell’epoca medievale, hanno riproposto momenti di vita del periodo svevo per far conoscere Altamura e per divulgare la storia di Federico II di Svevia, che la fondò.

La tre-giorni di “Federicus”, festa medioevale della Fortis Murgia e del Gal Terre di Murgia, è stata caratterizzata anche dal progetto Lapis dedicato ai mestieri artigianali e tradizionali, con la realizzazione da parte di maestri artigiani, dal vivo, durante l’evento, di manufatti in ceramica, lana, pietra, metallo e altri materiali. L’intento è quello di valorizzare il nostro territorio, il nostro patrimonio rurale e promuovere il turismo e il nostro artigianato, i nostri prodotti enogastronomici anche sui mercati europei.

Per questa rievocazione storica è stato studiato a fondo il legame tra la fede e l’imperatore che ha mostrato atteggiamenti contraddittori nell’edificare basiliche ma anche in scelte particolari che l’hanno portato alla scomunica, o farsi indicare come anticristo proprio lui che come capo della Crociata tra il 1228–1229 in Terra Santa, era riuscito a concordare con gli arabi evitando spargimenti di sangue.

L’intenso programma ha visto: il 25 aprile il Corteo dei “Fanciulli dell’Imperatore” composto da settecento bambini e ragazzini delle scuole primarie e secondarie di Altamura; il 26 aprile il Corteo Storico ed il Gran Spettacolo Serale; domenica 27 aprile, infine, il gran finale, con il Palio di San Marco che fa riferimento alla Fiera di San Marco che dal XIII secolo richiamava tante persone che proveniva anche da molto lontano. Per il Palio, il centro storico è stato diviso in quattro “quarti”, latino, ebraico, greco e saraceno – i cui rappresentanti si sono sfidati in antichi giochi.

In piazza Matteotti si poteva assistere al gran spettacolo di falconeria con il falconiere Angelo Emilio Bergamotti (Falconieri Di Lenne) che con Carmen Buttiglione, sotto la descrizione dello stesso Angelo, ha mostrato l’abilità di volo di poiane di Harris, falchi sacri, gufi reali e gheppi. Anche se il maltempo ha reso le cose un po’ complicate, lo spettacolo di falconeria ha riscosso un’enorme successo che ha strappato copiosi e meritati applausi dal pubblico.

In tutti i tre giorni, hanno animato i vicoli e le piazze del borgo antico, trasformando Altamura in un teatro all’aperto, gli sbandieratori al rombo di tamburi, gli arcieri, timpanisti, giullari, armigeri, musici con chiarine nei tipici claustri, teatranti, artisti di strada quali mangiafuoco, compagnie di danza, compagnie teatrali; sono stati aperti mercatini, stand, botteghe e allestiti accampamenti militari con dimostrazioni di tiro con l’arco e battaglie, oltre a tanti punti di ristoro e alla locanda del Cantastorie.

 
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