Dopo la Festa delle Propaggini del 26 dicembre scorso e la Festa dell’Orso del 2 febbraio, eccoci alla 620ª edizione del Carnevale di Putignano, a pochi chilometri da Bari.

Quest’anno i sette carri allegorici, creati dagli abili maestri cartapestai, sono dedicati al celebre musicista e compositore emiliano Giuseppe Verdi, in occasione del bicentenario della sua nascita.

Dopo gli appuntamenti di domenica 23 febbraio, domenica 2 marzo, “martedì grasso” 4 marzo, il carnevale putignanese si chiudedomenica 9 marzo. Alle 11:00, ci sarà la quarta e ultima sfilata, seguiranno, alle 14:00, La Pentolaccia; alle 19:00, a Largo Porta Nuova lapremiazione del carro allegorico di questa edizione e alle 21:00, il Funerale del Carnevale.

Oltre a tanta musica e allegri gruppi mascherati, il Carnevale di Putignano vede sfilare i carri allegorici: “LAida dinastia”, “Un ballo in Maschera”, “Rigoletto: il PORTAvoce a PORTA della Notizia”, “La Travagliata”, “Va’ pensiero”, “Ride bene chi ride la risata final” e “Va’ sull’ali dorate”; per le maschere di carattere sfilano ”Un uccello in gabbia se non canta per gioia, canta per rabbia”, “Polli e Politici”, “Destra, Sinistra e Centro!! Tutti uguali…”, “La musica dei sentimenti” e “Tra differenziata e rottamazione il cavaliere puntuale si propone”.

*”LAida dinastia” (foto n. 1 e 8 ) del gruppo “Angelo Loperfido”, prendendo spunto dalla storia d’amore tra il condottiero egiziano Radames e la schiava etiope Aida, paragona le trentuno dinastie del condottiero con l’attuale “Impero politico Italiano” (trentaduesima dinastia) ormai corrotto e sporco che ha le sembianze di una carrozza trainata da tre spettrali mummie di cavalli e da due schiavi malridotti e stanchi.

*”Un ballo in Maschera” (foto n. 2) dell’Gruppo “Franco Giotta con Associazione Culturale “Farinella” racconta di amori e tradimenti, vendette e perdoni, stregonerie e intrighi per ricondurci all’attuale situazione socio-politica italiana. L’Italia che ha le sembianze di una carrozza del ‘800, non appare più solida e ricca di ideali perché come i congiurati Tom e Samuel tramano contro il Conte Riccardo (romanzo di Eugène Scribe) così per far prevalere gli interessi privati su quelli pubblici, Berlusconi e Bersani rovinano il Paese. Le lumache che trainano la carrozza sono un chiaro riferimento ai politici Letta e Alfano che stringono alleanze come il Conte Riccardo con Renato che, invece, lo pugnalerà.

*”Rigoletto: il PORTAvoce A PORTA della Notizia” (foto n. 3) del gruppo “Domenico Impedovo”, ispirandosi al dramma del giullare che, per accontentare i suoi padroni, causa la morte di sua figlia, fa riferimento al celebre Bruno Vespa e la sua trasmissione “Porta e Porta”. Alle spalle del giornalista c’è un conte – il Direttore di Testata – che controlla l’Informazione mentre i pupi cioè i cronisti, rappresentano la cultura e la corretta informazione ma anche i modi in cui sono costretti a censura. La persone cioè il popolo italiano che fruisce della notizie traina la carrozza.

*”La Travagliata” (foto n. 4) del gruppo “Gianni Decataldo”, ispirandosi a Violetta e Alfredo, ci racconta dell’odierna condizione di sofferenza del nostro Paese, dello stato di prostrazione in cui versa a causa dei comportamenti lucrosi dei nostri politici. L’Italia, Violetta, in abito “rosso passione” su una carrozza del ‘800 ed il Popolo italiano, Alfredo, che con abito variopinto sta a significare inaffidabilità di uno Stato che dal benessere, ignorando i problemi che si presentavano, ora si trova in grave situazione di malessere. Il brindisi di auspicio al nostro Paese copia il lieto fine del film “Pretty woman”.

*”Va’ Pensiero” (foto n. 5 e 9) del gruppo “Galluzzi – Mezzapesa – Nardelli” vede al centro del carro allegorico Giuseppe Verdi, cioè Re Carnevale, che bacchetta, dall’alto della carrozza – l’Italia, appunto, due maldestri direttori d’orchestra, centro destra e centro sinistra. Il malinconico “Va’ pensiero” estrapolato dal Nabucco, è un canto di speranza per i cittadini italiani che devono contribuire e lottare affinché l’Italia superi il profondo stato di crisi e degrado in cui versa.

*”Ride ben chi ride la risata final” (foto n. 6) del gruppo “Deni Bianco”, fa riferimento alla storia di “Sir Falstaff”, che, richiamato con l’inganno presso la quercia del parco dei Windsor, incontra le vittime delle sue cattive azioni, che, mascherate da spiriti della foresta, lo deridono e si vendicano di lui. Da qui il titolo “ride ben chi ride la risata final”

*”Va’, sull’ali dorate” (foto n. 7) del gruppo “Vito e Paolo Mastrangelo” è un carro che vuole rendere omaggio a Giuseppe Verdi, ai suoi forti valori risorgimentali e all’affetto dei suoi connazionali. La grande aquila – l’Italia – dalle “ali dorate” che spicca il volo e traina il carro funebre del compositore, è ostacolata da una melma verde che minaccia gli ideali di Unità e Coesione. Il chiaro riferimento è quelle delle ultime vicende politiche secessioniste della Lega Nord e il suo intento di frammentare il nostro Paese.

Un invito a partecipare ad un fantastico e spettacolare evento carnevalesco, che si autodefinisce il più antico d’Europa, per ammirare le mastodontiche, movimentate e tra le più belle e di grande valore artistico costruzioni, in pura cartapesta, in un’atmosfera di puro divertimento.

Info: www.carnevalediputignano.it

 
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