A conclusione dei quattro giorni di festa dedicati al carnevale, a Palo del Colle, il 4 marzo 2014 – “martedì grasso” si è svolto il Palio del Viccio. Il ”viccio”, in dialetto, è il tacchino e per vincerlo è necessario forare con una lancia una vescica piena d’acqua sospesa a diversi metri di altezza che poco alla volta viene abbassata. I cavalieri devono, con acrobazie equestri, coraggio, audacia e destrezza, abilmente sincronizzare il movimento del cavallo con quello delle loro gambe, soprattutto quando cavalcano in piedi, cercando di non cadere.

In tempi passati la manifestazione era molto cruenta perché al posto della vescica d’acqua c’era un vero tacchino.

Incitati dalla grande folla, sotto l’incessante pioggerellina, un paio di cavalieri hanno perso l’equilibrio, forse per colpa dei flash delle macchine fotografiche che impaurivano i cavalli, ma sebbene siano caduti per terra, si sono rialzati e hanno continuato la gara; altri due sono stati costretti ad abbandonare la gara per i “capricci” dei cavalli.

Prima dell’inizio della tradizionale corsa a cavallo sono arrivati in Corso Garibaldi un gruppo di figuranti in abiti storici ai quali si sono aggiunti in serata anche artisti di strada, giocolieri, musici, falconieri, mangiafuoco, gruppi mascherati, carri allegorici ed il tradizionale mercatino medioevale. Nel percorso del gusto, in Piazza Santa Croce, si poteva degustare il tacchino cucinato in tante maniere differenti.

Questa è la prima edizione del Palio dove i cavalieri sono stati associati ai rioni. Così la giostra cavalleresca è diventata Il Palio dei Rioni, non più cavalieri singoli con interessi privati, bensì una gara a squadre affiancate da arcieri esperti in tiro con l’arco storico. Così abbiamo visto gareggiare, associati ai cavalieri, i rioni della Madonna della Stella, Casale dei Greci, Auricarro, Castello, Lago San Giuseppe, Porta reale, Ruga Piena (rione vincitore 2014), San Sebastiano, San Vito, San Rocco.

I figuranti-attori indossavano casacche con i colori del rione, tenendo conto degli usi e dei costumi dell’epoca medioevale e all’interno del mercatino, in bancarelle in legno con tela o iuta, riproponevano antichi mestieri quali quello del ceramista, tessitore, iconografo, cuoiaio, speziale, armaiolo, fabbro, arcaio, candelaio, osbergaio, cerusico e tanti altri popolani.

Molti turisti hanno potuto anche visitare la Mostra delle Torture, con gli strumenti di tortura realizzati da Pino Potenzieri che insieme ad un medico esperto, ha spiegato le tecniche di tortura.

All’evento erano presenti il Presidente del GAL Conca Barese Stefano Occhiogrosso, il Sindaco di Palo del Colle Domenico Conte ed il Vice Presidente della Provincia di Bari Nuccio Altieri.

A conclusione della giostra cavalleresca, dopo la premiazione del cavaliere Domenico delle Foglie del Rione Ruga Piena, vincitore del Palio del Viccio 2014, nella grande piazza Santa Croce sono stati ospiti Umberto Smaila con la sua band e Francesco Mastromatteo, giovane cantante della cittadina che ha partecipato alla trasmissione “Io Canto”.

Info: www.paliodelviccio.it

 
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