Nel pittoresco centro storico di Rignano Garganico lo scorso 5 gennaio 2014, vigilia dell’Epifania, dalle ore 16 alle 21, hanno avuto luogo le ultime rappresentazioni della 16^ edizione del Presepe Vivente, che è stato organizzato dall’omonima associazione col patrocinio del Comune, della Provincia di Foggia, della Regione Puglia, del Parco Nazionale del Gargano, della Parrocchia di Maria SS. Assunta e dell’Istituto Scolastico “San Giovanni Bosco”.

Gemellato per la quarta volta consecutiva con quello di Deliceto (27^ edizione), il Presepe Vivente rignanese ha avuto in precedenza altri tre appuntamenti di cui quello mattutino del 20 dicembre 2013, dalle ore 9 alle ore 13, è stato riservato alle sole scolaresche, mentre quelli pomeridiani e serali del 26 e del 29 dicembre hanno registrato l’arrivo di numerosi visitatori provenienti da tutta la Puglia e da altre parti d’Italia ed il ritorno di rignanesi emigrati. Inoltre, in data 22 dicembre 2013, i figuranti del presepe vivente del piccolo comune garganico hanno dato luogo alla rappresentazione della Natività di Gesù nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, riservandola ai bambini ivi ricoverati. Tale iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione dell’associazione presepistica rignanese con la sezione sangiovannese dell’AGAPE.

Successivamente, mentre nell’appuntamento con la manifestazione natalizia rignanese del 29 dicembre 2013 i figuranti del gemello Presepe Vivente di Deliceto si sono esibiti insieme a quelli del paese garganico, in quello del 5 gennaio 2014 hanno fatto la loro comparsa i Re Magi con i relativi doni (oro, incenso e mirra) per Gesù Bambino.

In tutte le date delle rappresentazioni del Presepe Vivente di Rignano Garganico i suoi visitatori hanno seguito un suggestivo itinerario tra le tortuose strade del borgo antico, opportunamente segnalato e delimitato, lungo il quale centinaia di figuranti del posto, vestiti come i propri avi dell’epoca, hanno rappresentato, sia all’aperto sia all’interno delle antiche case, i mestieri ed i diversi aspetti della vita sociale e domestica del piccolo paese del promontorio a fine Ottocento. I visitatori, nel loro cammino a ritroso nel tempo, hanno potuto pertanto ammirare e riscoprire gli utensili di un tempo, i manufatti realizzati dagli artigiani, gli arredi semplici e rudimentali delle abitazioni, il lavoro del medico don Michele, l’attività a scuola, la preparazione del corredo per le giovani spose da parte delle ricamatrici della “dote”, il chiasso, i canti e le musiche popolari all’interno della cantina. E non sono mancate le degustazioni delle prelibatezze gastronomiche locali come il pane ed i biscotti del fornaio, il pan cotto, il vino in cantina, i ceci, le scarpedde (piccole pizze fritte rignanesi, tipicamente natalizie) ed il miele dell’apicoltore. La scena della “Nasct”, cioè della Natività è stata ambientata al pianterreno di un’abitazione di Corso Pietro Giannone 7, quasi di fronte al vecchio municipio, mentre gli altri animali hanno trovato posto negli appositi recinti allestiti nella parte bassa di Largo Palazzo, dinanzi alla Chiesa del Carmine, a fianco della quale sono stati parcheggiati i barrocci, caratteristici veicoli da trasporto lignei che venivano agganciati agli animali da soma.

Presso gli stand allestiti nella parte di Largo Palazzo antistante all’ingresso del Palazzo Baronale, i visitatori hanno potuto non solo degustare ma anche acquistare i prodotti della gastronomia e dell’artigianato locale. Il tutto è stato pensato con l’intento di coniugare la tradizione popolare e religiosa rignanese con la promozione del proprio territorio e la sua offerta turistica.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti otto immagini aventi per oggetto:
- i Re Magi con un pastorello (foto n. 1);
- “la Nasct”, ovvero la scena della Natività di Gesù (foto n. 2);
- il forno (foto n. 3);
- il medico don Michele (foto n. 4);
- la scena dell’accunt, vale a dire del racconto (foto n. 5);
- le massaie (foto n. 6);
- le filatrici (foto n. 7);
- la cantina (foto n.8).

 
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