È ormai da fine novembre 2013 che le chiese, in special modo del centro storico, subiscono vandalismi o razzie, senza però trovarne il/i responsabile/i.

Molte chiese hanno subito il furto di alcune loro opere contenute all’interno ed altre, addirittura, hanno subito dei gravissimi danni.
Le chiese più gradite dai vandali sono state la Basilica di San Vincenzo e Santa Caterina de’ Ricci
in Piazza San Domenico, la Chiesa di San Bartolomeo e la Chiesa di San Pier Forelli nel centro storico, e la Pieve di San Pietro a Figline.

I maggiori danni risalgono a fine novembre dove due crocifissi sono stati martellati da ignoto.

Il primo è stato deturpato all’interno della Chiesa di San Pier Forelli e si tratta di un crocifisso del tardo Seicento donato dalla famiglia Vai ed utilizzato nelle sue predicazioni da San Leonardo di Porto Maurizio, mandandolo completamente in frantumi e difficilmente recuperabile in quanto creato con materiale simile alla cartapesta.

L’altro crocifisso è ancora più antico e si trova nella Chiesa di San Bartolomeo in Piazza Mercatale ed è del XIV secolo a cui sono stati recise le braccia di Cristo.
Questo crocifisso scampò al bombardamento sulla città del 1943, quando la chiesa rimase distrutta quasi nella sua totalità.

Nelle altre chiese sono sparite statuette, anche del presepio, urne e altri oggetti; queste razzie si sono verificate anche durante tutto il periodo natalizio.

Molte chiese della città, purtroppo, mancano di telecamere o di parrocchiani che badino durante l’apertura e, dopo questi fatti, alcune chiudono per mancanza di vigilanza.

Per quanto riguarda il vandalo o i vandali, non si ha un identikit e non si conoscono se le ragioni risalgono a diversità di religione oppure a balordi o ubriachi, senza escludere che l’ autore o gli autori possano essere anche dei cittadini locali.

Le foto del reportage:
Foto 1: la chiesa di San Pier Forelli;
Foto 2: il crocifisso del Seicento prima dell’atto vandalico (2013);
Foto 3: la pala ove era riposto il crocifisso (2014);
Foto 4: la chiesa di San Bartolomeo;
Foto 5: il crocifisso del Trecento prima dell’ atto vandalico (inizi 2013);
Foto 6: il crocifisso deturpato (fine dicembre 2013).

 
© Riproduzione Riservata
 
 

Nessun commento

Lascia un Commento