Anche quest’anno, nel meraviglioso antico borgo di San Ginesio, si è tenuta l’attesissima manifestazione “Facciamoli rivivere; mobili e tradizioni d’altri tempi per riscoprire il futuro” (III edizione) (foto 2), organizzata dalla sezione arredamento dell’Istituto “Renzo Frau” che dimostra ancora una volta di essere una scuola di eccellenza capace di un’offerta formativa d’alto valore culturale e sociale, ben integrata nel tessuto produttivo ed artigianale della zona.

Quest’anno le classi quarte e quinte (foto 1) di questo indirizzo di studi, unico in tutto il centro Italia, hanno effettuato tre interventi conservativi sotto l’ormai collaudata guida del restauratore Alfredo Belleggia e degli insegnanti della scuola, come sempre con l’approvazione e la collaborazione della Soprintendenza per i beni artistici, storici ed etnoantropologici delle Marche con sede ad Urbino.

Il primo intervento ha riguardato quattro mobili del ’700 di proprietà del comune di Montegiorgio (FM) la cui amministrazione ha sapientemente saputo approfittare della professionalità offerta da questo progetto fin dalla prima edizione dell’anno scolastico 2010/2011 ed ha continuato con entusiasmo a collaborare.
Quest’anno, in particolare, sono stati riportati in vita un baule decorato (foto 4), una porzione di coro ligneo con sedute e schienale alto proveniente dalla chiesa di San Francesco (foto 3) e due banchi da chiesa in legno, uno della famiglia Alaleona (foto 5) ed uno della famiglia Boncori (foto 6).

Il secondo intervento è nato in collaborazione con l’Istituto Agrario “G. Garibaldi” di Macerata nel capanno attrezzi del quale sono stati ritrovati quattro birocci (carri agricoli decorati) che sono stati riportati all’antico splendore ripulendoli e consolidandone la struttura e le colorate decorazioni pittoriche (foto 3).

Ultimo intervento, ma non meno importante, è stato operato sull’altare del ’600 in legno dorato della chiesa delle Scalette di San Ginesio (Santa Maria della Neve), sita a circa un chilometro dalla porta Offuna.
Il manufatto era accatastato e smembrato in moltissimi pezzi dei quali è stata eseguita la catalogazione (foto 2), il restauro e la ricomposizione negli ambienti della sezione antica del Museo Comunale “S. Gentili” (foto 1) dove sarà conservato e visitabile a tutti.

Al termine della manifestazione è stato presentato anche un altro progetto: “Il mese degli spaventapasseri” (foto 7-8) al quale l’istituto ha aderito con entusiasmo, per il secondo anno consecutivo, producendo delle opere d’arte ispirate agli spaventapasseri ed esposte nei giardini del Colle Ascarano.

Purtroppo, come è emerso anche durante la manifestazione, nonostante le istituzioni comunali sostengano e collaborino con questa scuola di eccellenza (unica nel centro Italia ad avere attivato l’indirizzo “Arredi e forniture d’interni”) dando la loro disponibilità a concedere gli ambienti dell’attuale ostello per l’istituzione di un convitto che consentirebbe anche a studenti provenienti da comuni lontani e province limitrofe di studiare nelle scuole comunali, la politica provinciale e regionale, pur avendo dato rassicurazioni e disponibilità verbale a consolidare il polo didattico ginesino, all’atto pratico ha, a tutt’oggi, dopo anni di richieste e di belle parole, ignorato e snobbato le richieste e le necessità di questa scuola che ora si trova così con pochi studenti, iscritti solo dai comuni confinanti, impossibilitata ad accogliere studenti interessati ma residenti in zone troppo lontane (province vicine in primis), non essendoci un convitto per poterli accogliere.
L’ultima speranza è data dalle nuove forze politiche che saranno elette nei prossimi giorni e che, si spera, saranno più sensibili alle problematiche dell’istruzione e delle eccellenze formative e culturali della provincia, puntando a quelle che danno un futuro più sicuro ai giovani studenti, come avviene, ad esempio, con l’offerta formativa dell’Istituto “Renzo Frau”.

 
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