A Rodi Garganico l’ultimo sabato di aprile è il giorno in cui per tradizione non solo si festeggia con una processione la Madre di Dio Incoronata ma i rodiani vi si recano anche a fare una scampagnata presso il Convento dello Spirito Santo, che ospita una statua lignea settecentesca che la ritrae seduta su una quercia. L’usanza della scampagnata trae origine dal fatto che questo luogo, isolato e panoramico, da sempre gode di aria salubre e di quiete ed in passato ha sempre offerto rifugio ai rodiani minacciati dalle epidemie e dai vari pericoli provenienti dal mare.

Quest’anno (2013) la giornata di sabato 27 aprile è stata però piovosa ed anche caratterizzata dalla tanto attesa riapertura ai fedeli del cinquecentesco Convento dello Spirito Santo, recentemente restaurato e situato a circa 2 km dal centro abitato in una splendida posizione panoramica su di esso, sugli uliveti sottostanti e sul Mare Adriatico con le Isole Tremiti.

Poco dopo le ore 10 dalla Parrocchia Santuario di Maria SS. della Libera, situata al centro di questo paese garganico, di cui è la patrona, è partita la processione della statua lignea settecentesca della Madonna Incoronata alla volta del suddetto convento, alla cui chiesa appartiene.

Alla processione hanno partecipato alcuni frati cappuccini della Provincia Monastica di S. Angelo e Padre Pio, il sindaco Nicola Pinto, le autorità locali ed un gruppo di fedeli. Gli accompagnamenti musicali sono stati curati dalla banda musicale locale.

Lungo la strada per il Convento dello Spirito Santo la processione ha effettuato una sosta di preghiera presso la Cappella del Convento, anch’essa da poco restaurata e che in passato fungeva proprio da stazione di sosta sia per pellegrini sia per i frati cappuccini, prima di diventare autonoma con la soppressione del convento, avvenuta nel 1867.

Dopo l’entrata della statua della Madonna Incoronata nella Chiesa dello Spirito Santo, qui ha avuto luogo la S. Messa presieduta da padre Francesco Langi, vicario provinciale M. R. F., che ha anche annunciato ai fedeli che d’ora in poi la presente chiesa sarà sempre aperta per le funzioni religiose e le visite, ed il convento tornerà presto ad essere abitato dai Frati Cappuccini.

Al termine della funzione religiosa, dinanzi alla chiesa si è esibita la banda musicale ed è stata impartita la benedizione dei campi, del mare, della città e dei fedeli da parte del medesimo celebrante.

Dopodiché le persone partecipanti a questa manifestazione religiosa e popolare hanno potuto finalmente ammirare le bellezze architettoniche ed artistiche della Chiesa e del Convento, ritornati a nuova vita dopo il restauro.

La Chiesa, dalla semplice facciata, internamente si presenta divisa in due navate, ricche di decorazioni a stucco, di cui la maggiore è quella di sinistra. La sua parete di fondo è contraddistinta dall’altare maggiore contenente un enorme dipinto, opera attribuita a Marco Mazzaroppi (1550-1620) e raffigurante la scena della Pentecoste con S. Michele Arcangelo (patrono della relativa provincia monastica cappuccina) e S. Francesco d’Assisi (del cui ordine i Frati Cappuccini sono una branca). Sulla cimasa è raffigurato il Padre Eterno tra due affreschi raffiguranti l’Annunciazione, opere cinquecentesche di un anonimo pittore meridionale.

La volta a botte della navata principale si estende anche al di sopra del coro che sovrasta l’ingresso ed è caratterizzata, fra le decorazioni, dalla presenza di cinque medaglioni, affrescati da Paolo Gamba (1712-1782) e raffiguranti rispettivamente l’Immacolata (al centro), i profeti Isaia, Ezechiele, Daniele e Geremia (ai quattro lati). Al di sopra del presbiterio è affrescata l’Assunta al centro mentre lateralmente vi sono raffigurati l’Angelo Custode e Tobiolo. Una Pietà affrescata con tinte vivaci da un anonimo pittore occupa la parte centrale della volta sottostante al coro e che sovrasta l’ingresso.

La navata di destra, di minori dimensioni della principale, è caratterizzata dalla presenza di tre altari barocchi, finemente lavorati, di cui quello sulla parete di fondo ospita la suddetta statua della Madonna Incoronata. Gli altri due sulla parete destra sono rispettivamente dedicati a S. Antonio da Padova (la cui statua è contenuta nella nicchia principale mente quelle di S. Felice da Cantalice e di San Rocco occupano le nicchie minori) ed al Crocifisso.

In sagrestia San Franceso d’Assisi mentre riceve le Stimmate è affrescato sulla volta a botte e su una parete laterale sono ritratti S. Chiara, l’Addolorata e S. Veronica Giuliani.

Il Convento è organizzato attorno ad un piccolo e grazioso chiostro, posto a sinistra della Chiesa e che ha il suo centro contrassegnato da un elegante pozzo che sovrasta una cisterna in cui le acque meteoriche confluiscono tramite un sistema di coppi inglobati nei muri. Attorno al chiostro gli ambienti conventuali si distribuiscono su due piani, per cui al pian terreno vi si riconoscono il fuoco comune, il refettorio, la cucina, la falegnameria, l’officina. Agli angoli del chiostro vi sono tre lunette affrescate, di cui una è difficilmente interpretabile e le altre due raffigurano rispettivamente l’incontro tra S. Francesco d’Assisi e S. Domenico, e S. Francesco mentre riceve le Stimmate. Una scalinata, recante l’immagine di una Madonna, conduce al piano superiore, che era destinato a dormitorio, con le celle dei monaci ed una terrazza panoramica.

Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti otto immagini che raffigurano:
- la statua della Madonna Incoronata col gonfalone del Comune di Rodi Garganico, durante la sosta della relativa processione dinanzi alla Cappella del Convento (foto n. 1);
- un momento di preghiera dinanzi alla Cappella del Convento (foto n. 2);
- la processione della Madonna Incoronata mentre si appresta a raggiungere il Convento dei Cappuccini, dedicato allo Spirito Santo (foto n. 3);
- i Frati Cappuccini mentre precedono la processione e stanno per raggiungere il convento (foto n. 4);
- l’arrivo della statua della Madonna Incoronata dinanzi alla Chiesa del Convento, intitolata allo Spirito Santo (foto n. 5);
- il suo ingresso in chiesa (foto n. 6);
- la banda musicale pronta ad esibirsi dopo la S. Messa (foto n. 7);
- il momento della benedizione del mare, delle campagne, della città e dei fedeli da parte di padre Francesco Langi, vicario provinciale M. R. F. (foto n.8).

 
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