Quattro giorni in questa Assisi di nuvole morbide e squarci di sereno, di pioggia annunciata ma sempre trattenuta se non nell’ultima ora a confondersi con gli occhi lucidi dei saluti..
L’ultima nota trilla infatti ancora nell’aria, che già la grande “famiglia” della Gospel Connection si disperde nuovamente ai quattro angoli d’Italia e oltre…
Questa grande manifestazione, giunta al suo decimo anniversario, si conferma in assoluto il più grande raduno gospel d’Italia, quest’anno festeggiato nuovamente ad Assisi città della pace per antonomasia…
E sicuramente la pace, l’amicizia, la fratellanza sono alla base di queste quattro giornate di musica gospel, vissute da oltre trecento persone provenienti da tutte le regioni d’Italia, con addirittura un intero coro arrivato da Malta.

Sono stati giorni all’insegna della musica gospel, guidati da un incredibile gruppo di docenti americani e britannici, artisti poliedrici e bravissimi, pieni di entusiasmo, di passione e con grandi doti umane: Keith Moncrief, Ron Hubbard, Clive Brown, Dereque Whiturs, Rod Hubbard, accompagnati da Michele Papadia, uno dei più quotati tastieristi sulla scena italiana, ed alcuni musicisti /coristi della connection: Marco Verniano, Luca Enrico Vitali, Andrea Bartoli.
I docenti, oltre ad essere tecnicamente bravissimi e preparati, sono dotati di una grande capacità di coinvolgere e appassionare le persone e anche di straordinaria pazienza, che con trecento coristi chiacchierini è una dote indispensabile!

I giorni sono passati fra seminari di gospel e di danza liturgica, tutti tesi a perfezionare e a rendere omogenei pezzi del patrimonio musicale comune, oppure ad imparare molti pezzi nuovi, al fine di diventare non più tanti cori diversi, ma un unico grande coro: l’ormai famoso Gospel Connection Mass Choir, formazione costituita nel 2003, anno della prima Gospel Connection, andata allargandosi e rinforzandosi di anno in anno sino a divenire una realtà di fama e prestigio nel panorama musicale gospel italiano.
Grazie ad un lavoro costante di ricerca e preparazione, il repertorio del coro si è incrementato nel corso degli anni, ed ora abbraccia il genere gospel a trecentosessanta gradi, dai brani negro-spiritual al gospel tradizionale, dal contemporary gospel al materiale inedito appositamente composto dagli artisti docenti della Gospel Connection.
Oltre alle lezioni ed ai seminari, non sono mancati momenti di festa come il Gospel Party, dove ogni coro ha cantato un pezzo del proprio repertorio, ed anche momenti conviviali come il pranzo o la cena, dove non mancavano mai battute fra un tavolo e l’altro o canti delle tradizioni popolari dei vari luoghi di provenienza dei gruppi.

E sabato sera, 3 novembre, al teatro Lyric di Assisi, il gran concerto! Non è stato facile mettere su un palco trecento elementi più i musicisti e gli strumenti, ma l’impeccabile organizzazione della Gospel Connection, guidata da Alessandra Invernizzi, ce l’ha fatta e quando il sipario si è aperto, la potenza e l’armonia di tutte quelle voci ha inondato gli spettatori di una grande carica ed alla fine sulle note del bis, un Happy Day di atmosfera ormai quasi natalizia, tutto il teatro stava battendo le mani, cantando e ballando!

Infine domenica mattina, tutti i partecipanti alla connection si sono dati appuntamento nella piazza accanto alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, per un flash mob ballato sulle note di un pezzo gospel moderno e coinvolgente.
All’uscita della funzione domenicale nella Basilica, molte son state le persone che si sono avvicinate a vedere e che poi han contribuito seguendo il ritmo con il battere delle mani o semplicemente sorridendo per la gioia che siam comunque riusciti a trasmettere…

E adesso mille rivoli son ripartiti da quel cuore pulsante e son ritornati verso il luoghi di origine, ma portando con se una grande nuova ricchezza interiore, sulla scia di quanto hanno detto Ron e Keith: “Ora dovete prendere quello che avete avuto qui e passarlo ad altri, siete pronti?”

Foto:
1,7 – Dal palcoscenico, momenti del concerto del Gospel Connection Mass Choir;
2 – Presentazione dei docenti e dei musicisti, da sinistra: Michele Papadia alle tastiere, Keith Moncrief, Clive Brown, Rod Hubbard (tastiere), Ron Hubbard, Dereque Whiturs, Alessandra Invernizzi (organizzazione);
3 – Ron durante una lezione. Questo artista veramente eccezionale è capace di trascinare tutti nella musica con la sua grande capacità tecnica e il suo umorismo mimico incredibile;
4 – Michele Papadia durante le lezioni;
5 – Al mattino, risveglio muscolare con Dereque;
6 – Gospel party: l’eccezionale Animae Gospel Choir di Malta;
7 – Il teatro Lyrick durante le prove del pomeriggio;
9 – Flash mob in piazza, accanto alla Basilica di Santa Maria degli Angeli;
10 – Ancora i docenti, con Michele Papadia ed Alessandra Invernizzi, leader di Alma Music Project che ha ideato ed organizzato da sempre Gospel Connection.

 
© Riproduzione Riservata
 

Commenti (2)


  1. Brava Alex!!! complimenti per l’articolo
    e per la tua collaborazione all’interno del coro :)


  2. Grazie Fabio!
    Si… essere dentro a questa esperienza è assai più di quello che si possa raccontare in un articolo, e come tutte le esperienze intense lascia un segno direi… indelebile! :-)

Lascia un Commento