Da anni ormai gli operai salentini sono costretti a recarsi alla prefettura di Lecce per protestare e ottenere i propri diritti.
Circa 300 operai in cassa integrazione, con le rispettive famiglie in situazioni disperate, hanno manifestato a Lecce. Prima al palazzo della Provincia, dove hanno incontrato i delegati della Confindustria, poi con i rappresentanti sindacali e delegati lavoratori CGIL, CSIL e UIL. In corteo si sono recati alla prefettura incontrando il prefetto Giuliana Perrotta, che si è assunta l’impegno di sollecitare i pagamenti arretrati presso il Ministero del Lavoro e la Regione Puglia.

Gli operai delle aziende chiamate in causa per questa manifestazione provenivano da: Adelchi (Tricase), Filanto (Casarano, per il settore calzature), Romano (Matino, per il tessile) e Meltic Pot (Nardò). Non sono mancate le contestazioni e insulti verso i politici governanti; per un attimo si è temuto il peggio la disperazione fa strani effetti in questi momenti. Poi la ragione e l’autocontrollo hanno placato gli animi.
Un appello al Governo: di trovare e risolvere la situazione di queste famiglie disperate per mancanza di lavoro, che non sa più come fare per andare avanti.

 
© Riproduzione Riservata
 

Commenti (2)


  1. già rossella, non c’e lavoro e non danno nemmeno lo stretto necessario x sopravvivere. tutta colpa degli imprenditori, che prima hanno sfruttato tutto quello che potevano e poi si sono trasferiti all’estero nei paesi poveri così sfruttano anche loro, in collaborazione dei politi che lo permettano.
    saluti

Lascia un Commento