In occasione delle “Giornate Europee del Patrimonio” il Museo Archeologico di Napoli ha offerto al pubblico uno spettacolo del tutto inconsueto.
La sala che accoglie i Bronzi della Villa dei Misteri di Pompei ha dato vita alla rappresentazione del 2° atto del “Don Giovanni” di Mozart.

Il regista Giacomo Agosti da alcuni anni sperimenta un diverso modo di proporre la musica lirica.
L’opera lirica nasce dal corpo – egli dice – Mi piace lavorare con i cantanti lirici come se fossi su un ring. Spremo il loro canto. Cerco di portarlo alla verità del loro corpo. Se si crea fiducia tra regista e cantante, quest’ultimo si lascia andare, diventa un materiale docile e incantevole. Ma l’opera lirica nasce anche dal luogo, anche il luogo canta, ha una voce”.

Ed ecco che nel passato ha ambientato il finale del Trovatore in una grotta delle Prealpi Bergamasche, l’Aida nei sotterranei della Fondazione Pomodoro di Milano, all’Accademia di Brera a Milano, dove insegna, ha messo in scena il West Side Story di Bernstain, ed attualmente collabora col Museo Poldi per un lavoro intitolato “Fuori la cornice”.

E qui a Napoli, tra le statue bronzee della Villa dei Papiri di Pompei, nei giorni 29 e 30 settembre ha proposto del “Don Giovanni” di Mozart l’inizio del secondo atto con la splendida serenata ad una donna: “Deh, vieni alla finestra”.

Al pianoforte il Maestro Emanuele De Filippis e gli attori-cantanti lirici selezionati fra i giovani professionisti campani e pugliesi.

Uno spettacolo di grande suggestione non solo per l’ambiente in cui si svolgeva, ma anche per il contatto così ravvicinato e diretto con gli attori; pareva che tutti noi presenti fossimo coinvolti nella vicenda.

Tutti i turisti in visita al Museo venivano attratti dalle voci canore, per cui l’afflusso del pubblico è stato tale che è stata concessa una replica della recita alla distanza di un’ora.

 
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Commenti (1)


  1. Complimenti sia per lo scritto che per le foto di un gran numero dei tuoi reportage: ho notato che prendi spunto anche da piccoli elementi dando a loro giusta e gradevole visibilità.

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