Le stradine si snodano in mezzo alla campagna inerpicandosi sulle colline di Lastra a Signa, fra olivi ed arbusti, fino ad arrivare alla cinquecentesca Villa di Bellosguardo, che deve il nome alla sua magnifica posizione.

La Villa dal 1500 in poi è passata da una famiglia all’altra fino a che nel 1906 è stata acquistata dal famoso tenore Enrico Caruso che la ampliò ulteriormente e la arredò lussuosamente. Alla sua morte la villa, dopo vari passaggi, fu riacquistata dal comune di Lastra a Signa, che nel febbraio 2012 vi ha aperto il Museo “Enrico Caruso”, l’unico in Italia dedicato al tenore.

Il panorama che si può godere dalla villa è splendido, ma nelle notti si vede brillare la valle dell’Arno di tante magnifiche luci che si distendono come un nastro di diamanti multicolori, in contrasto con l’oscurità della campagna e dei viali della villa, dove si può avvertire intensamente il mistero che aleggia, si dice infatti che nelle notti del primo ed ultimo quarto di luna, il fantasma del tenore torni a percorrere le sale e ad godere della magnifica vista…

E ieri in una delle serate ormai precoci di fine estate, a Villa Bellosguardo si è tenuto un incontro con Lorella Zanardo che ha presentato il suo nuovo progetto “Nuovi Occhi per i Media“, che porta nelle scuole corsi che consentano di raggiungere una nuova consapevolezza nel rapporto con la televisione ed con i media in generale, per consentire ai giovani un nuovo strumento di cittadinanza attiva.

L’incontro era stato promosso dalla sezione “Le Signe” dei soci Coop e dal Comune di Lastra a Signa, che hanno presentato anche tutta la programmazione prevista per i prossimi mesi, legata alla promozione della cultura nel territorio lastrigiano.

Durante la serata è stato proiettato il documentario “Il corpo delle Donne” di Lorella Zanardo e Marco Malfi Chindemi, che documenta, appunto, le discriminazioni di genere attuate da tutto il sistema televisivo italiano. Alla proiezione è poi seguito un dibattito in cui è stato coinvolto tutto il pubblico. Erano presenti anche l’Assessore alla Cultura del Comune di Lastra a Signa Marco Capaccioli, la presidente della sezione soci Coop “Le Signe” Renata Corzi, e la Vicepresidente della Fondazione “Il cuore si scioglie” Daniela Mori.

Foto 2 – Uno dei viali di accesso alla villa.
Foto 1, 3, 4, 5, 6 – Il giardino all’italiana della Villa, uno dei due giardini nella provincia di Firenze rimasti intatti fin dal ’500, insieme a quello di Boboli.
Foto 7 – Uno scorcio di un altro angolo del giardino.
Foto 8 – La sala dedicata agli eventi.
Foto 9 – Renata Corzi, presidente della sezione soci Coop “Le Signe”, Lorella Zanardo, autrice del documentario e del progetto presentati nella serata, Marco Capaccioli, Assessore alla Cultura del Comune di Lastra a Signa e Daniela Mori, vicepresidente della Fondazione “Il cuore si scioglie”.

 
© Riproduzione Riservata
 

Commenti (1)


  1. Stupende le foto del tuo interessante reportage! Una ciliegina sulla torta dopo aver visto il filmato su Caruso. Firenze e Napoli hanno molto in comune!

Lascia un Commento