Si è svolta nel comune di Ledro, in località Mezzolago, la festa delle contrade. Il piccolo e suggestivo borgo Trentino è stato addobbato a festa con ghirlande di fiori su porte e finestre per tutto il paese.

Durante la giornata i valligiani ed i turisti hanno potuto rivivere l’atmosfera di un tempo passato, rivisitato attraverso i vecchi mestieri che davano lavoro agli abitanti del luogo, e delle usanze di vita quotidiana. Così si è potuto assistere alle donne che andavano a lavare i panni nei lavatoi comunali, e mentre strofinavano i panni cantavano nenie e canzoni popolari.

Non sono mancati gli scolari che si recavano a scuola con il vecchio grembiulino nero e la tradizionale processione per le vie del paese.

Tra i vecchi mestieri i battitori di chiodi per gli zoccoli di legno e scarponi da montagna, tipica produzione della valle, i malgari con la produzione di formaggio promosale ed i cestai. Si è potuto rivedere, dopo tanto tempo, il lavoro dei carbonai di Bondone, grazie a due degli ultimi carbonai (ora pensionati) viventi. Il lavoro del carbonaio consisteva nel raccoglier grossi rami d’alberi nel bosco, poi si costruiva con perizia una catasta con palo centrale, quindi la si ricopriva con paglia foglie ed infine con terra setacciata.

Si toglieva il palo centrale e si immetteva nel foro delle braci ardenti. La pira doveva bruciare lentamente senza però fare fuoco per alcuni giorni. Il compito dei carbonai era appunto sorvegliare che il fuoco non divampasse e per questo che il manufatto veniva sorvegliato, a turni, giorno e notte. Quando il carbone era pronto c’era la “cavata” e per raffreddare il carbone incandescente si gettava acqua. Una volta raffreddato il carbone veniva messo nei sacchi, caricato sui carri per poi essere venduto.

 
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