Nel comune di Rivamonte Agordino in provincia di Belluno c’è un centro minerario oramai in disuso ma di grande interesse storico e anche per chi vuole fare una bella passeggiata nel passato e visitare antichi edifici e percorrere le vie dei minatori.

Due sono gli intenerari per gli escursionisti: la via degli “ospizi” e il sentiero “la montagna dimenticata” tutto questo per riscoprire una delle più antiche storie minerarie d’Italia.

L’estrazione del rame risale al ‘400, nel ‘500 l’interesse della Serenissima attira nella valle molti imprenditori bellunesi,veneziani e maestranze specializzate di lingua tedesca.

L’estrazione del rame aumenta nel tempo ma nell’800 inizia un inesorabile declino del prezzo del metallo e nel 1866 lo stato italiano, che subentra nella gestione della miniera, deve bloccare le assunzioni.

Nell’ultimo decennio dell’800 cessa l’estrazione del rame e prosegue la sola estrazione della pirite. Negli anni passa ad altra società che costruisce la centrale elettrica, ma nel 1962 la miniera chiude definitivamente.

Nel 1989 dopo lungo abbandono il comune di Rivamonte acquista il villaggio e con l’intervento della regione, dell’ente parco e della comunità montana inizia il recupero architettonico di alcuni fabbricati.

E’ un percorso affascinante ed è tutto in mezzo alla natura. Inoltre in uno degli antichi fabbricati è stato realizzato un ostello dove si può dormire e un ristorante per rifocillarsi gustando prodotti dalle aziende agroalimentari locali.

Se siete nei dintorni vi consiglio vivamente di andarlo a visitare, alla fine del sentiero “la montagna dimenticata” troverete anche una bella cascata.

 
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Commenti (4)


  1. Brava Paola riesci sempre a stupirmi :)


  2. grazie mille Fabio


  3. Complimenti Paola, sempre molto interessanti i tuoi reportage.


  4. grazie Rossella

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