E’ probabile che pochi si ricordino l’evento, ma il prossimo 16 agosto ricorre il 40° anniversario dal ritrovamento di questa meraviglia dell’antica Grecia.

All’inizio degli anni 80 ero, con alcuni amici, a godermi le meritate vacanze estive nella meravigliosa terra di Calabria. Girovagando per la città di Reggio Calabria mi giunse notizia che nel locale Museo della Magna Grecia era possibile ammirare i famosi Bronzi di Riace, da poco esposti al pubblico dopo un decennio di restauri.

Nel museo non era possibile usare il flash né cavalletto né altri accessori, inoltre io avevo solo pellicola invertibile tarata per la luce diurna, di conseguenza il risultato delle foto non è certo dei migliori e la scansione non ha migliorato la situazione, anzi. Perdonate, perciò, la qualità delle foto allegate.

Le due statue sono state sottoposte, nel corso degli anni, a vari restauri l’ultimo dei quali è stato effettuato in occasione della ristrutturazione del Museo della Magna Grecia, in corso da circa tre anni e non ancora ultimato.
Queste statue sono due dei pochissimi esemplari di figure umane intere realizzate in bronzo nell’antica Grecia, attorno al V secolo a.c., giunte fino a noi e solo le uniche presenti al di fuori della Grecia.

Nonostante gli anni ancora oggi non si sono dissipate le ombre e le polemiche che hanno fatto seguito al ritrovamento delle statue, infatti sembra che oltre ai due Bronzi ci fossero altri reperti come accessori: elmi, scudo e lance, addirittura si faceva menzione di una terza statua.

Quanti volessero approfittare della ricorrenza del 40° anniversario per visitare i Bronzi, resteranno delusi perché non credo che il restauro del museo sarà completato a breve; nel frattempo godetevene la visione attraverso le mie foto, così com’erano apparsi ai mie occhi appena dopo il loro primo restauro, senza l’interposizione di alcuna barriera, mentre in futuro saranno rinchiusi in bare di cristallo ad atmosfera sterile e controllata.

 
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