Il giorno 22 aprile si rinnova annualmente a Chieuti l’appuntamento con la corsa dei carri trainati da buoi che è senz’altro quello più atteso durante i festeggiamenti in onore del patrono San Giorgio martire che la Chiesa festeggia il giorno 23 aprile.

Il santo patrono, nato a Lidda in Cappadocia nel 330 d. C., è anche il protettore di Giorgio Castriota Skanderberg, eroe nazionale del popolo albanese contro gli Ottomani, il quale stanziò a Chieuti (come in altri comuni arbereshe dell’Italia meridionale) una numerosa comunità di suoi conterranei tra il 1460 ed il 1470, mentre sul fronte militare era giunto nel Regno di Napoli in aiuto di Ferrante d’Aragona contro gli Angioini. Difatti tutt’oggi Chieuti conserva con orgoglio la lingua, le tradizioni e la cultura albanese, detta arbereshe.

I festeggiamenti in onore di San Giorgio martire durano ben quattro giorni dal 21 al 24 aprile e sono caratterizzati da tradizioni davvero singolari e che vedono una grande partecipazione da parte della popolazione che abbellisce il paese con i ritratti del santo e con bandiere, stendardi e nastri con i colori delle squadre dei carri che si contendono il Palio di San Giorgio.

Nel tardo pomeriggio del 21 aprile, dopo la consegna del Palio da parte dei vincitori dell’anno precedente, avviene la benedizione dell’alloro, simbolo della vittoria, che viene distribuito a tutte le famiglie chieutine che lo espongono come prezioso ornamento all’esterno delle loro abitazioni. Alla consegna dell’alloro segue la cerimonia eucaristica con l’offerta del Tarallo che consiste in una grossa ciambella fatta di formaggio filato, intrecciata tutt’intorno, adornata da uccellini e cestini, e sormontata dalla statua di San Giorgio a cavallo che uccide il drago e salva la principessa. Dopo l’offerta del Tarallo ha luogo la benedizione dei bambini.

La vigilia della festa di San Giorgio (22 aprile) è il giorno della corsa dei carri, ognuno trainato da una coppia di buoi e montato da due carrieri. All’edizione di quest’anno (2012) hanno partecipato tre associazioni, anziché quattro, ed esse sono: La Cittadella, Collefinocchio e Giovanissimi. L’ordine in cui sono state appena elencate è quello scaturito per il 2012 dall’estrazione della cartella che si svolge alle ore 11. I carri sfilano poi in ordine inverso dinanzi alla Chiesa Madre, dedicata al santo ed addobbata a festa, dove avviene la loro benedizione da parte del parroco attorno alle ore 13:30.

Nello stesso ordine inverso con cui hanno sfilato per la benedizione, i carri raggiungono il punto di partenza della corsa, a circa 4 km a nord dell’abitato. Qui vengono invertiti, rispettando così l’ordine di estrazione ed ha finalmente inizio la corsa che si svolge su strada asfaltata fiancheggiata da una corsia sterrata, utile per i sorpassi. Durante tutta la corsa, che dura una decina di minuti, i carri trainati dai buoi e montati dai carrieri sono fiancheggiati dai cavalieri a cavallo che all’occorrenza stimolano i bovini con lunghi bastoni.

Alla fine della corsa i membri dell’associazione del carro che arriva per primo ritirano il Palio ed un berretto colorato, e sfilano trionfati per le vie di Chieuti. Essi, identificati dal fez rosso, avranno l’onore di portare a spalla la statua di San Giorgio nella processione del pomeriggio del giorno seguente. Ad essa farà compagnia il Tarallo da portare a tracolla e che poi andrà distribuito alla popolazione, una volta tagliato a pezzi, il giorno dopo la processione.

I vincitori di quest’edizione del 2012, cioè i membri dell’associazione “La Cittadella” hanno anche ospitato presso la loro sede un coordinamento locale della fondazione Telethon. Dunque la loro vittoria è stata anche quella della solidarietà per i malati di distrofia muscolare e di altre malattie genetiche.

Il presente fotoreportage si compone delle sottostanti dieci immagini che ritraggono:
● la scultura in bronzo realizzata da G. Vescera nel 1990 e sistemata su un balcone di Corso Giorgio Castirota Skanderberg, la quale raffigura San Giorgio e la corsa in suo onore coi carri trainati da buoi (foto n. 1);
● i gonfaloni con i colori delle tre associazioni dei carri in gara, mentre sono esposti sul balcone dell’edificio scolastico intitolato a Dante Alighieri (foto n. 2);
● la benedizione del carro dell’associazione “Giovanissimi”, ultimo estratto nel 2012 per la partenza (foto n. 3);
● la benedizione del carro dell’associazione “Collefinocchio”, secondo estratto nel 2012 per la partenza (foto n. 4);
● la benedizione del carro dell’associazione “La Cittadella”, primo estratto nel 2012 per la partenza (foto n. 5);
● la corsa del carro dell’associazione “La Cittadella”, vincitore dell’edizione del 2012 (foto n. 6);
● la corsa del carro dell’associazione “Giovanissimi”, arrivato secondo al traguardo (foto n. 7);
● la corsa del carro dell’associazione “Collefinocchio”, giunto terzo ed ultimo (foto n.8);
● i membri dell’associazione “La Cittadella”, mentre festeggiano la loro vittoria per il 2012 trasportando in trionfo il proprio carro senza i buoi ma con il Palio di S. Giorgio e l’onore di trasportare in processione la statua del santo patrono, nel pomeriggio del giorno seguente(foto nn. 9-10).

 
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Commenti (2)


  1. Per l’autore del sirvizio Sig. Michele Nardella,
    La prego apportare queste precisazioni al suo articolo:
    1 – Il Santo Patrono di Chieuti non va identificato con Giorgio Kastriota Skanderbeg, principe d’Albania, ma è San Giorgio Martire nato a Lidda in Cappadocia nel 330 d.C.
    2 – Durante la processione la statua del Santo viene portato in spalla dai vincitori della corsa identificati dal Fez rosso.
    3 – I buoi vengono solo stimolati durante la corsa.
    4 – Errore di battitura: Dante Alighieri
    Con stima.
    Michele Tartaglia


  2. Ringrazio il sig. Michele Tartaglia per le sue precisazioni che saranno riportate al più presto. Saluti

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