Il giorno 15-04-2012 al Palamaggiò di Castel Morrone, in una domenica grigia e piovosa che bene si addiceva al clima mesto dovuto alla morte non solo del calciatore del Livorno Morosini, ma anche di un personaggio importante della pallacanestro casertana, Luciano Orabona, la Otto Caserta affronta i “cugini” della Sidigas Avellino.

Se la parentela nel tifo è stata scalfita da vari episodi nel derby dell’andata, vedi lo sbandierare della bandiera irpina da parte dell’ex giocatore di Caserta Ronald Slay, le due squadre vengono accomunate anche da una crisi societaria e di carenza di organico che ne sta caratterizzando queste fasi finali del campionato.

La Sidigas fino ad un certo punto con la squadra a pieno organico, sembrava lanciata verso i play off, poi, tra infortuni vari, Tiguan Dean ed altri, abbandoni vari dovuti alla paura di restare in una società in crisi finanziaria, vedi Troutman, Lauwers, i sogni andavano via via diluendosi e Caserta, appunto, costituiva l’ultima spiaggia ed una vittoria al Palamaggiò avrebbe tenuto in linea di galleggiamento gli irpini.

La Otto, dal suo canto, proveniva da una striscia “perdente” di 5 partite consecutive e, addirittura, era stata sempre battuta sul parquet amico nel girone di ritorno. Con queste premesse è iniziato.

La Sidigas iniziava a spron battuto, subito un parziale di 5-0, con un canestro dell’avellinese Infanti ed una tripla del “piccoletto” Marquis Green, lesto a recuperare una rimessa sbagliata del pivot casertano Stipanovic.

Lo stesso mini play dell’Avellino, però commetteva un fallo su un tiro da tre del capocannoniere Smith e successivamente la stessa ala casertana portava in parità i suoi. La gara per un certo tratto è solo un susseguirsi di errori da parte di ambedue le compagini.

Avellino, però, riusciva ad un certo punto a sbagliare di meno e si portava avanti di 10 punti, lasciando presagire l’ennesima giornata nera per il team casertano. Subito il coach casertano chiede il minuto di sospensione per correre ai ripari e questo sembra ottenere effetto.

I casertani, grazie non solo a Smith, ma anche a Righetti, in fase offensiva, ed a Doonerkamp, in fase difensiva, terminano il primo quarto in svantaggio di solo sue punti, 15-17.

Il secondo quarto inizia addirittura con un’azione da 4 punti di Righetti, tiro da 3 punti realizzato subendo un fallo. Il secondo quarto conferma la ripresa casertana ed addirittura ci si illudeva che da allora alla fine sarebbe stata una cavalcata vincente. Il secondo quarto, quindi il 1° tempo, si concludeva con i bianconeri in vantaggio per 40-33.

Ma l’inizio del 3° quarto aveva un incredibile parziale di 13-0 per gli irpini, e sul pubblico, memore di altre partite perse in precedenza dovute più che altro a crolli fisici e psichici, aleggiava lo spettro di un’ennesima sconfitta.

Ma i casertani reagiscono vigorosamente in particolar modo col grande Smith e con Righetti ed anche con un Maresca che fino ad allora sembrava in letargo. C’era anche modo, in questo frangente, di constatare che Caserta può contare anche sui giovani.

Infatti, il giovane Cefarelli, buttato nella mischia, ha modo di far vedere le proprie doti con un pregevole canestro, denotando, però, una certa emozione sbagliando, in un’altra occasione, entrambi i tiri liberi

Gli avellinesi rispondevano con il folletto Green, con il re dei rimbalzi Johnson e col positivo Golemarc, ma anche con prove molto negative di altri giocatori, come ad esempio il fischiatissimo ex casertano Ron Slay, che, probabilmente innervosito dagli stessi fischi, ha sbagliato molto più del consentito. Il terzo quarto così si conclude in un contesto di pieno equilibrio.

Il quarto periodo però suggella la superiorità dei bianconeri, sospinti da quell’Andrè Smith, che all’inizio di campionato da un commentatore televisivo fu definito “giocatore mediocre” ma che, smentendo sul campo questa definizione, attualmente è il capocannoniere del campionato e si dimostra completo in ogni parte del campo, denotando solo qualche piccolissima lacuna difensiva.

L’incontro terminava sul 76-67 per i casertani. Questo risultato aveva doppio effetto per i casertani: metteva fine alla crise di risultati e, con la contemporanea sconfitta di Casale Monferrato, sanciva la permanenza in A1. La Sidigas, invece, coltiva ancora il sogno dei play off, ma obiettivamente, anche per un calendario molto difficile e per le carenze di organico di cui sopra, questo traguardo è molto difficile.

Tabellini
Otto Caserta – Sidigas Avellino 76-67 (15-17, 25-16, 12-17, 24-17).

Caserta: Salzillo, Maresca 7, Kudlacek 6, Rigetti 13, Marzaioli, Collins 8, Smith 24, Stipanovic, Bell 5, Cefarelli 2, Loncarevic, Doornekamp 11. All. Sacripanti.

Avellino: Green 15, Gaddefors 6, Ferrara, Alborea, Spinelli 2, Norcino, Infanti 8, Golemac 16, Izzo, Soloperto, Slay 4, Johnson 16. All. Vitucci.

Arbitri: Mattioli, Giansanti, Capurro

Note: tiri da due: Caserta 17/42, Avellino 23/45. Tiri da tre: Caserta 7/25, Avellino 3/20. Tiri liberi: Caserta 21/25, Avellino 12/17. Falli: Caserta 19, Avellino 21. Usciti per falli: Doornekamp (Otto). Spettatori: 4053 per un incasso di 25.591 euro.

 
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Commenti (8)


  1. Grazie Ross!!!!!!!!!


  2. sempre belle foto Adi, complimenti


  3. Grazie Paoletta!!!!!!!


  4. sempre foto spettacolari!


  5. Grazie Nico!!!!!!!!!!!!!


  6. Adalberto, sei bravissimo! Le foto sono proprio belle, soprattutto la terza, che secondo me è molto emozionante! Ciao :-)


  7. Grazie Barbara, sei tanto gentile!!!!!!!!! Un salutone!

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