Per la XX Edizione della giornata FAI di Primavera, disseminati in tutte le regioni italiane, 670 beni sono stati aperti al pubblico.
Nel Lazio, nella provincia di Latina, il Comune di Gaeta ha festeggiato la giornata FAI aprendo la Caserma Cavour, oggi sede della Scuola Nautica della Guardia di Finanza collocata all’interno di una struttura nata come convento e chiesa, e il Castello Angioino-Aragonese, di proprietà dell’Università di Cassino, sede della Caserma Mazzini, anch’essa ospitante la Scuola Nautica della Guardia di Finanza.

La struttura di quest’ultima è detta Castello Angioino-Aragonese perché è composta da due edifici comunicanti uno più alto (l’Aragonese) e uno più basso (l’Angioino), realizzati in due diversi momenti storici.
Le prime notizie storiche sulle origini del Castello risalgono al IX-X secolo durante la dominazione francese degli angioini. Fu fatto costruire dall’imperatore Carlo V insieme ad altre opere di difesa militare.

Fino ad una trentina di anni fa l’ala angioina è stata sede del carcere militare di Gaeta. Durante l’assedio del 1860-61 vi furono incarcerati oltre mille piemontesi. Dopo la seconda guerra mondiale tra i reclusi famosi ci furono gli autori delle stragi di Marzabotto e delle Fosse Ardeatine: Roeder e Kappler.
Sino al 1720 si poteva accedere al castello solo da Piazza dei Commestibili attraverso due anguste viuzze: la Salita del Leone e la salita della Beccheria.

Dal punto di vista climatico la giornata non è stata eccezionale. Densi e neri nuvoloni sono stati una minaccia costante ma aria e panorami non sono mancati dalle terrazze del Castello.
I lavori di ristrutturazione si vedono: le vecchie, fumose e fatiscenti pareti dell’edificio hanno un aspetto più rilassato ed omogeneo là dove è passata la macchina del restauro, mentre altre zone, la maggior parte purtroppo, ancora soffrono in mancanza di impalcature e prezioso lavoro umano.

C’è ancora tanto da fare per ridare luce, calore e vita a questo posto in cui ai profumi del mare si aggiungono quelli del folklore, dell’arte, della cultura e di tanta, tantissima storia.

 
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