Il parco è ricompreso nei territori di tre comuni, Latina, Sabaudia e San Felice Circeo. Fanno parte del parco il promontorio del monte Circeo, la fascia costiera dei laghi pontini, tra i quali il lago di Sabaudia, un’area boschiva nei pressi di Sabaudia e l’isola di Zannone.

La visita al parco è iniziata dall’ingresso di Sabaudia, in località Pantalone, dov’è presente una struttura ricettiva con servizio informazioni (Foto 1). Qui si trova anche un percorso didattico con ricostruzioni di antiche carbonaie e capanne esistenti prima della bonifica (Foto 2 e 3).

Dopo un bellissimo percorso tra viali immersi nel verde (Foto 4) di splendidi alberi (Foto 5), si giunge alla zona paludosa. Una zona umida all’interno del bosco che è quello che resta dell’immensa palude che era presente nella zona prima della bonifica (Foto 6 e 7). Grazie ad alcune passerelle in legno, è possibile inoltrarsi sopra la palude.

Nel parco è presente una flora molto varia, dovuta alla caratteristica di estendersi dalla costa (Foto 08) all’interno: quercia, frassino, acero campestre, ontano nero, pioppo, tiglio, lauro, corbezzolo e corniolo. Sono presenti anche il pino domestico e l’eucalipto. Non meno ricco è il sottobosco con circa 800 specie classificate.

Numerosa la fauna con una consistente varietà di uccelli: folaghe, anatre selvatiche, civette, gufi, cormorani, beccaccini, cavalieri d’Italia e gabbiani reali. Sono presenti, anche se in numero minore, il falco pescatore e il fenicottero rosa. Tra i mammiferi si trovano cinghiali, bufali, volpi, faine, lepri, tassi, istrici e scoiattoli. Ci sono inoltre dei daini che vivono in cattività in un apposito recinto.

Una particolarità: da settembre a novembre si possono cogliere funghi dietro il pagamento di una certa somma.
Il Parco è gestito dall’Ente Parco Nazionale del Circeo, istituito nel 1934, attualmente a sede in Sabaudia.

 
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