Il 30 dicembre 2011 al Palamaggiò di Castel Morrone si è disputata la partita Pepsi Juve Caserta – Canadian Solar Bologna valevole per la tredicesima giornata del campionato di Lega A1 di basket 2011-2012.

Reduci dal derby perso meritatamente contro Avellino, anche se con molte attenuanti, i bianconeri casertani hanno giocato contro Bologna che, dopo le problematiche dovute all’allontanamento del pivot Haman per motivi disciplinari e la perdita del grande McIntyre, ritiratosi dal basket dopo un grave infortunio, lentamente sta superando la crisi dovuta a questi due episodi e sta risalendo la classifica dimostrando che può ambire a traguardi importanti.

Quindi era un avversario temibilissimo e sicuramente il meno adatto per cercare di tornare a vincere. Tra l’altro i casertani presentano gli stessi problemi della mancanza di un pivot e di un play guardia di sostegno a Collins, e questo sta incominciando a diventare un problema, dal momento che gli avversari capiscono che bloccando il play “casertano” si blocca la fonte di gioco della Juve Caserta, non essendoci alternativa al regista bulgaro/americano, anche perché l’americano Rose sta deludendo fortemente le attese ed è in odore di taglio dimostrandosi non all’altezza delle aspettative che erano state riposte in lui.

Venendo alla partita, la Juve Caserta comincia col quintetto tradizionale: Collins, Rose, Maresca, Smith e Fletcher a cui Bologna risponde con Koponen, Poeta, Gaelius, Gigli, Sanikidze. L’inizio è più positivo per gli ospiti che per Caserta. Infatti Bologna alterna molto bene le soluzioni in attacco ed in difesa stringendo a dovere le maglie. Per i casertani, invece, anche se la circolazione della palla è buona, ci sono difficoltà a trovare la via del canestro. Il più in palla dei casertani si dimostra nelle prime battute Kevin Fletcher che fa sì che Bologna non si allontani troppo. Purtroppo il lungo viene fermato dai 2 falli che lo fanno relegare troppo presto in panchina, venendo sostituito da Aaron Donerkamp, a questo punto in campo per la Juve c’è un quintetto più dinamico che fisico.

Entrano in campo anche Righetti, che dà subito il segnale di una sua ennesima felice serata con una bomba, e Kudlacek che, reduce dagli 8 minuti iniziali di Avellino, ora dovrà affrontare un più lungo minutaggio avendo nelle gambe più allenamenti con i nuovi compagni di squadra. Anche il coach bolognese Finelli “ruota” i suoi uomini mandando in campo il pivot Lang e l’americano Douglas-Robert.

La partita è equilibrata e ben giocata anche dalla Juve Caserta. All’inizio del 2° periodo c’è un break di 7-0 degli emiliani, il cui principale artefice è Koponen. Caserta sbanda per un po’ ma non si perde d’animo e recupera anche grazie a 5 punti consecutivi del ceco Kudlacek dalla linea dei tiri liberi. La zona messa in atto da Caserta mette in difficoltà Bologna, ed in attacco la Juve viene spinta da Fletcher e soprattutto Righetti che a 34 anni sta vivendo una seconda giovinezza sportiva, due suoi “siluri” da oltre l’arco dei 6,75 fanno riavvicinare la Juve ad un solo punto dalla Virtus.

Ma la fiammata juventina è effimera ed i bolognesi chiudono il primo temo col punteggio di 44-38. Punteggio recuperabilissimo ma al rientro dagli spogliatoi sale in cattedra il play bolognese Poeta che servendo ripetuti assist, specialmente a Gigli, fa sì che Bologna raggiunga anche 12 punti di vantaggio sul 52-40. Il risultato sembra ormai acquisito anche perché, come detto, in campo vagava un fantasma dal nome Rose, poi relegato definitivamente in panchina, e Smith non sembrava in gran giornata.

Ad aggravare la situazione c’erano i 5 falli decretati a Doonerkamp, che così doveva chiudere la partita anzitempo ed i 4 fischiati a Collins, richiamato in panchina dal coach Sacripanti per non fargli commettere subito il quinto fallo. In queste condizioni, contro una Juve Caserta priva della cabina di regia, affidata al quasi debuttante Kudlacek, era un gioco da ragazzi per i bolognesi il controllo della partita, colpendo sia con Vitali che con Sanikidze, l’atleticità dei felsinei non era arginata bene dalla squadra casertana anche perché priva, non dimentichiamoci, del “lungo” di riserva Stjipanovic.
Tra l’altro ci si metteva pure l’infortunio di Smith, colpito da una gomitata, penso involontaria, a togliere ogni possibilità di riaggancio ai bianconeri.

Il punteggio finale, nonostante i sussulti finali di Collins, Maresca e Righetti, è stato un meritato 87-80 a favore dei bolognesi. Ora Caserta è attesa dalla partita esterna di Venezia contro l’Umana dell’ex Bowers e da due partite consecutive casalinghe contro Montegranaro e Biella, gare che sulla carta sarebbero tutte abbordabili, ma che diventano difficili considerando le difficoltà della Juve, in attesa dell’integrazione di Kudlacek e della guarigione di Stijpanovic e della persistente delusione fornita dall’americano Rose. Se continuassero a persistere queste difficoltà anche match sulla carta facili o abbordabili come le tre partite che verranno saranno difficili e costituiranno una sofferenza per l’appassionato pubblico casertano.

Pepsi Juve Caserta 80: Rose 2, Maresca 7, Kudlacek 7, Righetti 23, Collins 14, Smith 12, Doonerkamp 4, Fletcher 11

Canadian Solar Bologna 87: Koponen 9, Vitali 15, Poeta 19, Gigli 17, Sanikidze 11, Gailius 6, Lang 4, Werner 2, Douglas-Roberts 4

Arbitri: Carmelo Paternicò – Marco Giansanti – Alessandro Terreni

 
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Commenti (6)


  1. bravo al fotoreporter sportivo


  2. Grazie Paoletta!


  3. Splendide foto e bravo al cronista sportivo


  4. Proprio un bel reportage sportivo!


  5. Grazie Steffy!!!!!!

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