Si è svolta a novembre, nel comune di Gambettola l’ottava edizione della Fiera della canapa.
C’era una fiorente produzione di fibra ad inizio secolo e fino a dopo il secondo conflitto mondiale.
La pianta della canapa è ad alto fusto e per ricavare la fibra va macerata in vasche piene d’acqua e poi, appunto sfibrata.

E’ molto resistente e si usava per fabbricare corde, vele per imbarcazioni e biancheria per la casa. Ancora oggi le antiche botteghe artigiane Pascucci e Bertozzi stampano con l’antico metodo di stampi in rame color ruggine e verde. Non usano più solamente canapa poiché il tessuto scarseggia.

Durante la fiera, presso il Centro culturale Fellini espongono le loro opere gli alunni di Gambettola e le botteghe artigiane, mentre il Teatro Comunale di recente restaurato, ospita “il baule della nonna“.

Le signore del posto espongono manufatti di canapa e non, tirati fuori dai bauli di famiglia.
La signora Giuseppina mostra orgoliosa le sue creazioni su telaio e a mano in canapa ed altri materiali, destando ammirazione per la sua manualità.

• Foto 1: Monumento allo straccivendolo. In realtà raccoglieva stracci per portarli al riciclo.
• Foto 2: Prima fase, battitura per imprimere il disegno sulla stoffa. Il mazzuolo ben pesante va picchiato dalla parte stretta per imprimere più forza sul punto da marcare (laboratorio Pascucci).
• Foto 3: Scaffali colmi di stampi con i vari disegni da stampare (laboratorio Pascucci).
• Foto 4: Una serie di bavaglioni con il disegno. Andranno stesi ad asciugare prima di passare a riempire con i colori (laboratorio Pascucci).
• Foto 5: Una panoramica della bottega laboratorio (laboratorio Pascucci).
• Foto 6: Un cestino con matasse di canapa da filare e cannelli già filati.
• Foto 7: Un telaio con tessuto di canapa in fase di lavorazione.
• Foto 8: Visione d’insieme dell’esposizione del baule della nonna (se aprite la foto potrete apprezzare i ricami).
• Foto 9: Borse di canapa intrecciate a mano dalla signora Giuseppina.
• Foto 10: La signora Giuseppina mostra con orgoglio le sue creazioni.

 
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Commenti (3)


  1. La figura dello straccivendolo è comune alla vita quotidiana del passato di tutti noi, per non parlare del gomitolo di canapa con cui spesso abbiamo visto armeggiare le nostre nonne. Bella iniziativa, Ilice :-)


  2. Grazie Marcello,
    non sapevo che anche dalle vostre parti si coltivasse la canapa.
    Ero convinta che fosse una coltivazione tipica delle pianure padane.


  3. Ciao Ilice,
    a sostegno dei miei ricordi ti riporto questo stralcio preso da una breve storia della coltivazione della canapa in Italia:

    “In Italia la canapa era coltivata al Nord principalmente per la fibra tessile, ed in Campania per i semi. Nella Pianura Padana la coltivazione della canapa è cessata a poco a poco negli anni Cinquanta, perchè non più conveniente rispetto al cotone e alle fibre sintetiche. Anche la coltivazione della canapa nel Meridione è cessata più o meno negli stessi anni”.

    Tanti auguri di Buon Natale e a presto :-)

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