Vernazza, il cui nome deriva da “Gens Vulnetia”, antica famiglia romana alla quale appartenevano gli schiavi che, una volta liberati, fondarono il paese, fu edificata intorno all’anno Mille su di uno sperone roccioso. Fu probabilmente il punto di partenza delle forze navali impiegate per diferndersi dai Saraceni.

Il borgo, tra i comuni di Monterosso al Mare e Riomaggiore, si sviluppa lungo il torrente Vernazzola, ora coperto. Le sue frazioni sono Drignana, Muro, Prevo, San Bernardino e “Corniglia” che è uno dei borghi delle Cinque Terre.

Anche Vernazza, è caratterizzato dai tipici terrazzamenti per coltivare la vite, con territorio strutturato a gradoni, come tutti i borghi situati in valli torrentizie. La costruzione della ferrovia nella seconda metà dell’ottocento fece registrare un considerevole aumento della popolazione che provocò l’eccessivo sfruttamento dei vigneti e quindi la migrazione degli abitanti verso i paesi limitrofi e La Spezia dove era stato costruito l’arsenale militare, almeno fino agli anni Sessanta, quando lo sviluppo del turismo riportò il benessere.

Il borgo è caratterizzato da ripide e strettissime viuzze che scendono verso la strada principale che finisce in una piazzetta situata di fronte al porticciolo, e anche dal ‘400 da un sistema di costruzioni difensive, case-torri, fortificazioni quali il Torrione e il castello dei Doria, simbolo dell’importanza economica avuta nell’antichità sotto la protezione dei Genovesi che la difesero dai Saraceni e dalle incursioni barbariche, e da pregiati elementi architettonici, quali portali, balconi e porticati.

Da visitare è la Chiesa di Santa Margherita d’Antiochia, edificata con pietra nera del Mesco nel 1318, in onore della Patrona, divisa in tre navate e con torre ottagonale sormontata da cupola ogivale
A quota 325 m.s.l. si trova il Santuario di Nostra Signora di Reggio.

La frazione “Corniglia”, il cui nome deriva da “Gens Cornelia”, famiglia romana padrona del luogo, è uno dei borghi delle Cinque Terre ed è situato su un grande sperone roccioso a picco sul mare, alto un centinaio di metri e come tutte le località della Liguria orientale che furono sotto il dominio di Genova aveva un castello. Dopo la salita lungo una scalinata, “la Lardina”, di 33 rampe e 400 gradini circa o dalla strada carrozzabile che dalla ferrovia conduce al paese, si possono ammirare gli altri quattro borghi delle Cinque Terre.

Da vedere a Corniglia sono la chiesa parrocchiale di San Pietro in stile gotico-ligure, i ruderi di una rocca del 1500 circa e la tipica via principale Fieschi percorsa dalle caratteristiche case tinteggiate in variopinti colori.

Vernazza, in un’area mediterranea naturale e incontaminata racchiusa da due promontori, fa parte del Parco Nazionale delle Cinque Terre e dal 1997 è Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco. Il borgo offre spettacolari panorami, rilassanti e interessanti passeggiate alla scoperta di angoli suggestivi, visite alle chiese, ruderi di castelli e torri, gite in barca, bagni nelle acque cristalline in baie, anfratti ed incantevoli spiaggette insieme ad una cucina e vini di prima qualità, tra i quali il vino delle Cinque Terre cantato dal Petrarca.

Foto di Vernazza tranne la 10 che è di Corniglia.

Anche se il recente disastro accaduto in questi luoghi incantevoli li ha deturpati, si spera che presto tutto ritorni come nelle foto del presente reportage.

Come arrivare:
AEREO (gli aeroporti più vicini “Cristoforo Colombo” di Genova e il “Galileo Galilei” di Pisa) -
TRENO intercity per Riomaggiore e Monterosso; Treno locale per tutte le Cinque Terre -
AUTO uscita casello autostradale Carrodano-Levanto – autostrada A12 Genova-Livorno per Monterosso a Mare e Vernazza; autostrada uscita La Spezia / strada panoramica litoranea (SP 370) per Corniglia, Manarola e Riomaggiore

 
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Commenti (6)


  1. Belle immagini!
    Mi ricordo questi bellissimi posti, che ho scoperto alcuni anni fa, quando con alcuni amici ci siamo fatti a piedi il percorso da Riomaggiore a Vernazza.
    Purtroppo le recenti inondazioni hanno fatto molti danni, spero che le cinque terre tornino presto a rinascere.


  2. infatti Mirco – sto seguendo le notizie e non sono per niente belle, compresa Genova. Speriamo che smette di piovere.


  3. Ciao Diana,
    sono belli i tuoi reportage.
    Chiedo scusa ma non li avevo proprio visti.
    Sono molto impegnata e non riesco a guardare ovunque.
    grazie per le tue visite .


  4. ciao ilicemonti ;) prego – buona domenica


  5. brava Diana hai fatto centro un’altra volta, molto bello anche questo.
    anch’io mi auguro che questi paesi rinascano allo splendore precedente


  6. posti stupendi perfettamente riprodotti nelle tue foto! .. speriamo davvero che riescano a ritrovare la bellezza che avevano!

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