L’appuntamento più importante per la Basilica dei Santi Medici cade quest’anno il 16 ottobre, quando si svolgerà la suggestiva processione dell’”Intorciata” che ha reso famosa Bitonto in tutto il mondo.

Il primo rito – la “nottata” – si è svolto il 26 settembre, giorno in cui i fedeli hanno partecipato alle celebrazioni liturgiche ed eucaristiche, alla Novena con inni, canti e preghiere.

La seconda celebrazione, quella “esterna” – di culto diretto – si svolgerà dall’alba fino a tarda sera, la terza domenica di ottobre, data fissata con decreto dalla Curia Vescovile nel 1733, periodo in cui sono terminate tutte le attività legate alla campagna.

Le statue dei Santi Cosma e Damiano, i santi più amati e venerati dai bitontini, percorrono le vie della città trasportate sulle spalle dei devoti. Durante il corteo i partecipanti intonano una nenia popolare che inneggia ai due patroni mentre numerosi fedeli, che affermano di aver ricevuto delle grazie dai due Santi, accompagnano la processione con ceri e candele di grandi dimensioni, alti anche 2 m. e del diametro di 50 cm., tanto più grandi quanto più intensa è la devozione che si vuole manifestare.
Alcuni, per l’intero percorso, procedono camminando all’indietro e a piedi nudi, senza mai distogliere lo sguardo dai Santi mentre la cera si scioglie e cade sui loro abiti (foto).

La processione inizia con l’uscita delle statue dal portale del santuario. Un lungo applauso della folla e la liberazione di stormi di colombe e palloncini colorati che volano nella piazza antistante, accompagnano l’incedere lento delle Statue, mentre un uomo canta le strofe e altri partecipanti lo seguono con un ritornello con megafoni.

I circa 100.000 fedeli che partecipano alla processione arrivano dalle altre città della Puglia ma anche dalla Lucania, Molise e Campania.

La processione termina in serata con l’ostensione delle reliquie ed il rito solenne della Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo.

All’intorciata per le vie della città è annessa una tradizionale fiera di bestiame, mobili, abbigliamento, dolciumi e piatti tipici quali focaccia e sedano.

Oggi le due statue dei Santi Cosma e Damiano troneggiano al centro dell’abside della Basilica pontificia dei Santi Medici a Bitonto, inaugurata nel marzo del 1973 dopo 15 anni di lavori di edificazione, in cui si trova la reliquia dei due Santi in un apposito reliquario in argento dorato ai piedi dell’altare maggiore.

Le prime tracce della loro venerazione in città fanno riferimento ad un dipinto trecentesco che ora si trova presso il Museo Pinacoteca Diocesano, inizialmente custodito nel catino absidale della chiesa di “San Leucio Vecchio”, nel centro antico. Nella stessa Pinacoteca per volere di Monsignor Marena si trovano anche le due statue in pietra policroma di media statura che raffigurano i Santi Cosma e Damiano che in un primo momento erano state collocate nella cripta della Cattedrale.

Nel 1733 Giuseppe Carlo Minnuto commissionò ad un valente artigiano di scuola napoletana le nuove statue con le sembianze dei Santi, fatte realizzare ad intaglio che divennero oggetto di accentuato culto per gli eventi miracolosi verificatisi e furono trasferite nel Santuario, eretto il 13 febbraio 1975 a Basilica Pontificia Minore da Paolo VI, voluto da Mons. Marena quale luogo di preghiera e di culto.

Le attuali statue di Cosma e Damiano i manichini in legno, ormai tarlati dopo tre secoli, restaurati con il bronzo, materiale ritenuto più nobile.

Nel 1986 il Papa Giovanni Paolo II parlò della venerazione dei Santi Cosma e Damiano come potente fattore di promozione di unità della Chiesa fra Orientale greco-ortodossa e quella Occidentale.

La leggenda delle statue di Cosma e Damiano:

La tradizione narra che le due statue, costituite da due manichini di legno con arti e testa mobili, appartenessero ad un umile e onesto operaio, il quale in occasione della festa liturgica del 26 settembre, le montava, le vestiva con caratteristici abiti orientali e le esponeva in una chiesa affinchè i fedeli le potessero venerare. Al termine della festa le smontava e custodiva a casa in una cassa di abete.
Una donna napoletana, malata di cancro sognò due giovani, che le dissero di chiamarsi Cosma e Damiano di Bitonto, che le medicarono la gamba che doveva essere amputata. Quando svegliatasi, si rese conto della guarigione la donna decise di recarsi a Bitonto. Appena l’operaio le mostrò le due statue, ella riconobbe i due giovani che le erano apparsi in sogno, fece restaurare i due manichini, confezionare abiti nuovi e le venerò. Così l’umile ed onesto operaio decise di donare le statue alla Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria.

Secondo un’altra versione, invece, le due statue sarebbero state, semplicemente, commissionate ad uno dei migliori intagliatori napoletani, dal parroco della chiesa di San Giorgio Martire.

L’evento miracoloso che incrementò il culto delle due statue, si ebbe nella notte tra il 23 e 24 ottobre 1893 quando un incendio bruciò gran parte della Chiesa San Giorgio Martire lasciando incolumi solo le statue dei due Santi.

Foto scattate durante la processione della III domenica di ottobre 2010

 
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Commenti (5)


  1. Ottima descrizione e foto significative. Se il tempo ed i miei impegni me lo permetteranno, spero di non mancare a quest’interessante evento sacro. Saluti


  2. benvenuto Michel – chiamami e ci andiamo insieme a tutto il mio gruppo capeggiato da Mino Altomare – a presto quindi


  3. sempre im pressionante vedere come sono conciati i partecipanti. belle foto Diana e bel reportage. ciao e buona settimana


  4. vi ricordo domenica 16 ottobre – venite!!!


  5. @ Paoletta – grazie

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