Dopo la benedizione del 24 giugno da parte dell’Arcivescovo S.E. Monsignor Ligorio, il Carro Trionfale in onore di Maria SS. della Bruna è pronto per la sfilata del 2 Luglio.
In questo lasso di tempo è tradizione che i cittadini vadano a fargli visita, ovvero possano ammirarlo con calma prima che adempia al suo compito.

Interamente in legno e cartapesta, quest’anno è stato realizzato dal Maestro Michelangelo Pentasuglia, coadiuvato dai suoi giovani collaboratori, seguendo il tema “L’Eucarestia ci educa”

La sua introduzione si perde nella storia di una festa che si svolge da più di seicento anni(fu istituita da papa Urbano VI nel 1389), e come spesso accade è un misto di verità e leggenda.
Si racconta che un agricoltore, di ritorno dal lavoro nei campi, si offrì di accompagnare una giovane fanciulla incontrata per strada che gli aveva chiesto un passaggio. Giunti quasi alle porte della città, nei pressi della vecchia chiesetta di Piccianello (poi demolita nel 1952 per far posto ad una più grande che servisse quello che è uno dei rioni più popolosi della “nuova” città) la giovane si rivelò all’ignaro contadino che vide la Vergine apparire d’avanti ai suoi occhi.
Prima di scomparire gli disse “così, su un carro addobbato, voglio entrare ogni anno nella mia città”.

Le prime fonti certe che testimoniano la realizzazione di un carro trionfale risalgono al 1690, anche se già al tempo del Conte Tramontano (fine 1400) ci sono testimonianze di un carro che facesse sfilare la Madonna in città.
In principio era fatto di legno e carta dipinta- Successivamente, crescendo il seguito che riscuoteva la festa e di conseguenza le disponibilità economiche, si passò alla cartapesta.

Nel tardo pomeriggio di sabato 2 Luglio il carro sarà tirato a mano da un gruppo di uomini fino alle immediate adiacenze della chiesa dell’Annunziata, dove accoglierà la statua della Madonna della Bruna, già arrivata in mattinata scortata dai suoi cavalieri.
All’imbrunire un tiro di 12 muli lo farà sfilare fin nel cuore del centro storico. Qui, dopo che la statua della Madonna sarà stata riposta, il carro verrà offerto ad una folla impaziente accalcata nella piazza principale che lo distruggerà nel tentativo di portarne a casa i pezzi.

Ulteriore curiosità: in realtà le statue della Madonna sono due. Una rimane in Cattedrale (le cui funzioni negli ultimi anni sono svolte dalla chiesa di San Francesco d’Assisi essendo la Chiesa Madre in restauro) mentre l’altra al mattino va in processione scortata dai cavalieri fino alla chiesa dell’Annunziata nel rione Piccianello per poi tornarvi alla sera sul Carro Trionfale.
La leggenda vuole che la cosiddetta “Madonna vera” avesse paura di “salire sul carro” per cui si rese necessaria la realizzazione di una “finta”. Altra diceria popolare sostiene che in realtà l’ignaro contadino avesse accolto non una ragazza, ma due sorelle.
In realtà la presenza di due statue si spiega con un motivo preciso. La prima statua, detta “finta”, fu commissionata da alcuni prelati ma, a lavoro eseguito non piacque agli stessi committenti che chiesero la realizzazione di una nuova statua, più bella. Inoltre la statua “finta” è leggermente più piccola, il che le permette di entrare nella torretta posteriore del carro ed essere issata sulla sua sommità.

1. Frontale
2. Lato destro
3. Angioletto in cartapesta
4. Grande angelo laterale
5. Retro
6. Lato sinistro
7. Angelo sul lato sinistro
8. Particolare

 
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Commenti (2)


  1. Bravo Giuseppe, ottimo lavoro, reportage raccontati con l’anima di chi “vive” e “sente” e non da spettatore occasionale.


  2. Grazie mille Do’ :flower:

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