L’Unesco promuove la storia Longobarda e il museo della città di Brescia, Santa Giulia è da ieri Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. La decisione è stata presa ieri a Parigi, e il riconoscimento è stato così ufficializato da parte dell’Organismo culturale dell’Onu.

Il prezioso complesso dell’ex monastero Benedettino femminile fu fondato dal Re dei longobardi Desiderio e Ansa, su quanto restava delle domus e strade della città romana.

Il complesso comprende la basilica di San Salvatore con la cripta, la chiesa romanica di Santa Maria in Solario, il rinascimentale coro delle monache e la chiesa cinquecentesca di Santa Giulia.

Santa Giulia era inserito nel progetto seriale: “I Longobardi in Italia”, i luoghi del potere (568- 774 d.C.). Brescia aveva avviato una cordata culturale con Cividale del Friuli e Castelseppio, per dare giusto valore ai luoghi simbolo della storia longobarda.

Per Santa Giulia, riconoscimento più che meritato.

Dal 1998, il complesso di Santa Giulia diventa il museo della città di Brescia e racconta la storia dai primi insediamenti dell’età del rame, alle dimore settecentesche attraverso vari reperti.

FOTO NR. 1 – IL CHIOSTRO RINASCIMENTALE

FOTO NR 2 – LA VEDUTA PROSPETTICA MOSTRA LA VASTITA’ DEL COMPLESSO MONUMENTALE.

FOTO NR 3 – LA VITTORIA ALATA: E’ PERFETTA. Bronzo del III° secolo a.C., alta 191cm. rivenuta nel 1826, in un’intercapedine del Capitolium.

FOTO NR 4 – Chiesa di San Salvatore, testimonianza tra le più importanti dell’architettura religiosa altomedievale.

FOTO NR. 5 – Chiesa di Santa Maria in Solario , dove è esposta la Croce nota come la Croce di Desiderio.

FOTO NR 6 – Particolare della Croce di Desiderio. Datata VIII° secolo, legno con lamina metallica, pietre dure e pasta vitrea. Misura 127,5 x 99cm.

FOTO NR 7 – Il Coro della Monache XV° secolo, con affreschi di diversi pittori, ma tutto l’insieme è molto suggestivo.

FOTO NR. 8 – All’entrata del Museo: Santa Giulia Crocifissa. scultore Giovanni Cara XVII secolo.

 
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