Sono iniziati oggi i festeggiamenti del patrocinio di Santa Lucia, festa comunemente chiamata di “Santa Lucia delle quaglie”.

La festa commemora il miracolo del 1646, in quell’anno infatti Siracusa era attanagliata da una terribile carestia che aveva portato allo stremo l’intera popolazione. Un giorno mentre i fedeli continuavano a pregare davanti al simulacro della Santa, una colomba fece il suo ingresso in cattedrale e dopo aver sorvolato i fedeli si poso sull’altare, di lì a poco si sparse la notizia che un bastimento carico di grano e di legumi era entrato in porto, Lucia aveva in questo modo salvato la sua città e i suoi fedeli da quel tragico evento.

La festa rievoca l’evento facendo approdare un veliero da cui vengono scaricati i sacchi di grano e legumi sulle barche dei pescatori, successivamente si snoda tra le vie un corteo in costumi d’epoca accompagnati da tamburi e sbandieratori.

Al corteo partecipano parecchie delegazioni tra le quali il corteo barocco di Noto, i tamburi di Cassaro e gli sbandieratori di Floridia, inoltre tra i fedeli erano presenti delegazioni di Malta, di Syracuse (NY) e una delegazione di fedeli di Montescaglioso (MT) capitanata dal parroco in segno di devozione verso la Santa e di ringraziamento verso la chiesa siracusana che lo scorso anno concesse che le sacre reliquie di Lucia fossero portate nel centro lucano.

Il corteo si è fermato a Piazza Archimede a pochi passi da Piazza Duomo affollata da migliaia di persone tra locali e turisti che in questi giorni hanno letteralmente preso d’assalto la città. Intorno alle 12.30 Lucia e finalmente apparsa sul sagrato del Duomo e dopo i tradizionali fuochi d’artificio e il lancio delle colombe si e diretta verso la vicina chiesa di Santa Lucia alla Badia, dando così ufficilìalmente il via ai festeggiamenti che si concluderanno domenica prossima con la processione del simulacro per le vie del centro e il trionfale rientro nella cattedrale.

 
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Commenti (2)


  1. Bellissimo reportage,
    Belle queste tradizioni,che “fanno l’Italia “.
    Vedi che siamo uniti, anche se a qualcuno piace dire il contrario e fa di tutto per dividere.Feste così sono uguali da Sud a Nord.
    Viva l’Italia delle Feste e delle tradizioni!!


  2. Infinite grazie Ilice!Hai ragione Ilice,Abbiamo troppe cose in comune per non restare uniti e lo saremo sempre,almeno fin quando il nostro passato,la nostra storia e le nostre tradizioni saranno vive in noi.Grazie ancora,ciao ciao! :)

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