Dalla chiesa della Santissima Trinità – corso Ovidio – è partita nel primo pomeriggio la processione del primo novembre, allestita dall’Arciconfraternita della Santissima Trinità, per giungere al cimitero di Sulmona.

Durante il percorso al passo cadenzato dello struscio, tra una folla di fedeli devoti silenziosi, commossi e raccolti in preghiera, i trinitari che indossavano camici e cordoni rossi, simbolo di carità ardente e di continenza e castità, una pettorina bianca, simbolo di purezza interiore, erano preceduti dal complesso bandistico che eseguiva delle marce funebri e da portatori di enorme corone. Al primo gruppo ne seguiva un altro composto dalla secolare Confraternita di Santa Maria di Loreto vestiti con le mozzette, mantelline corte, e cordoni verdi, simbolo di speranza cristiana, con il saio bianco, simbolo di purezza spirituale. Entrambi i gruppi portavano i fanali trinitari con fiori neri, simbolo di deferenza, rispetto per i defunti.

Portati in processione c’erano i cimeli secolari di proprietà del Sodalizio Trinitario: una grande croce vacua di colore rosso con tralci d’argento (1750 del sulmonese Nicola Gizzi); un tronco che veniva toccato da tutti i confratelli e consorelle della congrega trinitaria prima di attraversare il cancello del cimitero; una croce lignea (XVI secolo) con Gesù d’argento.

Dietro la processione c’erano le autorità e tantissimi i fedeli che si sono uniti a quelli che erano già lì in attesa dell’arrivo della stessa al cimitero, dove il Vescovo monsignor Michele Fusco ha celebrato la Santa Messa. Poi al termine della celebrazione hanno raggiunto quelli che l’hanno accolta al rientro nella chiesa della Santissima Trinità in corso Ovidio a Sulmona.

 
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