Immerso nelle risaie del vercellese a pochi chilometri da Trino, troviamo il piccolo borgo di Leri Cavour. Qui il tempo sembra essersi fermato alla metà del Novecento, quando gli abitanti, in prevalenza contadini, a causa della meccanizzazione agricola furono costretti ad abbandonarlo, con la speranza di ritornarci, andando alla ricerca di nuovi posti di lavoro più redditizi e sicuri. Da decenni ormai varie vicissitudini hanno condannato il piccolo borgo alla decadenza, lasciando libero campo ai vandali che hanno distrutto e vandalizzato tutto ciò che si trovava nella piccola reggia di campagna.

In questo luogo, pieno di storia della vita vissuta, trovano posto una scuola, la piccola Chiesa, le scuderie per i cavalli e i fienili. Nella casa padronale ampi saloni con i soffitti affrescati e le pareti dipinte ci fanno intendere che persone altolocate lo hanno vissuto. Difatti nel lontano 1822 Michele Benso di Cavour, padre di Camillo Benso, acquistò l’intero podere di circa 900 ettari lasciando a Camillo il compito di occuparsene. Il borgo si trasformò in una attività agricola all’avanguardia nella coltivazione del riso e cereali cultura. Ma con la prematura morte di Camillo avvenuta nel 1861 il villaggio ha iniziato una leggera decadenza che ha visto il borgo spopolarsi lentamente fino al completo abbandono.

Agli inizi degli anni Ottanta del Novecento l’intero complesso viene acquistato dall’ENEL, in quel sito avrebbe dovuto sorgere la seconda centrale nucleare di Trino. Il referendum del 1987 abolisce il nucleare e la centrale non viene costruita. Gli alloggiamenti vengono usati dall’ENEL come uffici fino al 1996, come ci racconta un calendario affisso al muro in una stanza. Da qui inizia l’abbandono e il degrado, mentre la natura che cresce rigogliosa sui muri e nei locali cerca di riprendersi ciò che per anni gli umani hanno cementificato. A giugno del 2020 un progetto di riqualificazione del comune di Trino, che vorrebbe restaurare e trasformarlo in un museo, sembra dare qualche speranza a Leri Cavour che per anni ha protetto i suoi abitanti.

 
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