Il più grave incidente nucleare della storia, il disastro di Chernobyl, viene riproposto 32 anni dopo a Vicenza, sotto forma di mostra multisensoriale, dall’associazione culturale “I luoghi dell’abbandono”.

Dal 17 febbraio al 26 agosto, infatti, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Vicenza, all’interno di una suggestiva caserma abbandonata (caserma Borghesi Via Borgo Casale 49), è possibile visitare il percorso scenografico ma soprattutto multisensoriale “Il silenzio assordante di Chernobyl”.

Un viaggio nel tempo, dove in 40 stanze allestite con 400 foto, documenti, filmati e oggetti dell’epoca, suoni, odori, luci, nuove proiezioni video e cartellonistica di approfondimento, cronistoria, prime pagine del Giornale di Vicenza, per un totale di 4 mila metri quadrati di superficie espositiva, i visitatori vengono coinvolti e trasportati nell’odierna città fantasma di Pripyat, la città progettata e costruita per ospitare gli operai e i tecnici della centrale nucleare di Chernobyl con le loro famiglie

Già proposta con successo a Dueville, Recoaro e Ferrara, attesa a Bologna, Roma, Firenze e Milano, la mostra itinerante ha infatti preso le mosse dalla visita, un anno fa, a Prypyat’, la città fantasma situata a nord dell’Ucraina (allora Urss), a tre chilometri dalla centrale di Chernobyl, da parte di 18 fotografi, Vezzaro compreso, che hanno documentato e immortalato la cosiddetta “zona di alienazione”, istituita in seguito all’incidente nucleare verificatosi il 26 aprile 1986, per evacuare la popolazione locale e prevenire l’ingresso nel territorio più fortemente contaminato dalle radiazioni.

Davis Vezzaro è presidente dell’associazione “I luoghi dell’abbandono”, che conta un centinaio di iscritti impegnati a documentare e ad accendere i riflettori per una rivalutazione storico-culturale dei luoghi consegnati al degrado

In funzione delle foto riprese sono stati ricostruiti più fedelmente possibile vari ambienti per citarne alcuni: asilo, scuole, ospedali, abitazioni, il parco giochi, cimiteri e altri ancora.

La mostra è aperta tutti i giorni fino al al 26 Agosto, dalle 14 alle 20, con ultimo ingresso alle 18 (biglietto 8 euro, gratis per bambini fino a 10 anni e per portatori di handicap e il loro accompagnatore).
Scolaresche su prenotazione Martedì e Giovedì Mattina.

Una mostra da visitare, 10 foto rendono soltanto in minima parte l’idea di questa straordinaria e allo stesso tempo agghiacciante mostra, per maggiori dettagli visitate il sito:
www.lemostredellabbandono.it

Fotoreportage
Foto 1 – Plastico della centrale a destra del reattore 3 il reattore 4 quello che è esploso
foto 2 – Materiale proveniente dalla zona;
foto 3 – scatto della scuola di Chernobyl;
foto 4 – ricostruzione della scuola;
foto 5 – scatto dell’ospedale;
foto 6 – ricostruzione dell’ospedale;
foto 7 – ricostruzione dell’asilo alle pareti foto originali;
foto 8 – ricostruzione del parco giochi con foto originali, il parco giochi mai utilizzato doveva essere inaugurato il Primo Maggio;
foto 9 – giardino della caserma su un albero il nome di alcuni villaggi (ora fantasma), che furono fatti evacuare;
foto 10 – massima estensione della nube in Europa il 3 Maggio 1986, alle ore 6,15- Le Autorità italiane minimizzarono l’accaduto, ma soprattutto al nord la concentrazione di Cesio 137 fu altissima. (il colore più scuro ne evidenzia la concetrazione più alta)

 
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