La domenica successiva a Pasqua si festeggia la Madonna della Campana, compatrona di Casarano. Le statue dei patroni San Giovanni Elemosiniere e la Madonna della Campana sono portate in processione a spalla sulla collina omonima della Madonna.
Questa devozione dei casaranesi ha origini antichissime, si parla addirittura del periodo medioevale quando il Salento era sotto la dinastia dei bizantini, e le incursioni saracene erano all’ordine del giorno. I cittadini si rifugiavano sulla collina vicino all’effige della Madonna per avere protezione.

La caratteristica processione prosegue il percorso cittadino arrivando fin su alla collina accompagnato dalle bambine e bambini vestiti di bianco (vergineddhre e angioletti) simbolo di purezza. La collina in questi due giorni di festa si riempie di fedeli a onorare la Madre Celeste, e per tradizione si compra una campanella simbolo della Madonna della Campana.
La piccola chiesa fu costruita nel 1600 e presenta una facciata esterna semplice, con tetto a cuspide e pochi scalini per l’ingresso; una sola navata con copertura a stella, quattro altari, alcuni dipinti, un altare barocco ed un grande Crocefisso.

La festa in onore della Madonna continua fino al lunedì successivo, il giorno in cui per tradizione ha luogo la cosiddetta Campaneddhra, in occasione della quale tutta la popolazione si sposta nelle campagne circostanti la chiesetta per consumare il pranzo a sacco.
Nella fase conclusiva dei festeggiamenti, durante il tragitto che la Processione segue per ricondurre i Santi Protettori presso la Chiesa Matrice, secondo la tradizione, il corteo fa una sosta davanti all’edicola votiva dei Cavamonti, in occasione della quale si svolge una fiaccolata.

 
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