Il 26 dicembre 2017, solennità di Santo Stefano protomartire, ha avuto luogo a Rignano Garganico (FG), dalle ore 16 alle ore 21, la seconda delle tre rappresentazioni della ventesima edizione del Presepe Vivente locale, gemellato per l’ottavo anno consecutivo con quello di Deliceto (FG) e per il quarto con quello di Canosa di Puglia (BT). Inoltre va evidenziato che il Presepe Vivente rignanese, attualmente organizzato dall’omonima associazione col contributo di vari soggetti pubblici e privati del territorio, è stato rappresentato per la prima volta nel periodo natalizio tra il 1997 ed il 1998, essendo nato come un progetto scolastico degli alunni del locale Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco”, volto alla riscoperta delle tradizioni e dei mestieri antichi del più piccolo centro del Gargano.

Nel suggestivo centro storico rignanese, ricco di scorci caratteristici e da cui si gode un amplissimo panorama, i visitatori del Presepe Vivente attuale hanno seguito un itinerario, opportunamente segnalato e delimitato, lungo il quale centinaia di figuranti del posto, vestiti come i propri antenati, hanno rappresentato, sia all’aperto sia all’interno di alcuni ambienti di antiche case, i mestieri ed i diversi aspetti della vita sociale e domestica del piccolo paese del promontorio pugliese tra la fine del XIX secolo ed i primi decenni di quello seguente. In questo cammino a ritroso nel tempo, hanno inoltre fatto bella mostra di sé gli utensili di un tempo, i manufatti realizzati dagli artigiani, gli arredi semplici e rudimentali delle abitazioni. Davvero divertente è stata la scena del banchetto natalizio dei pastori e dei contadini del posto, svoltasi tra la storica ex caserma dei carabinieri e l’antistante belvedere. Altre importanti scene hanno riguardato il lavoro delle ricamatrici, delle rappezzatrici e delle filatrici, l’attività a scuola, il calzolaio che batte sulle scarpe al ritmo delle musiche della fisarmonica suonata da un suo amico, la scena raccontata e recitata avente per oggetto il brigantaggio, quella del rituale contro l’affascinatura (rito popolare contro il malocchio), e così via. Ad animare musicalmente le ambientazioni della manifestazione natalizia hanno provveduto gli “Spruvvist” di San Giovanni Rotondo e gli “Zampugnar” di San Marco in Lamis.

La scena della “Nasct”, cioè della Natività, è stata ambientata al di sotto del Palazzo Baronale, mentre gli animali da allevamento hanno trovato posto negli appositi recinti allestiti nell’antistante Largo Palazzo, di fronte alla Chiesa del Carmine, presso cui sono stati anche parcheggiati dei barrocci, caratteristici veicoli da trasporto lignei che venivano agganciati agli animali da soma.

Alle tipiche ambientazioni del Presepe Vivente si sono aggiunte, lungo il percorso, una mostra fotografica sulle precedenti edizioni di questa manifestazione storico-rievocativa, una mostra d’arte contemporanea all’interno dell’ex Chiesa del Purgatorio, la preparazione delle prelibatezze gastronomiche locali, da far gustare ai visitatori paganti, e l’esposizione e vendita di diversi prodotti dell’artigianato del luogo. Da evidenziare inoltre l’apertura straordinaria Centro Visite Paglicci (a cura del Centro Studi Paglicci) al fine di far scoprire ai visitatori i tesori del paleolitico del Gargano.

Il terzo ed ultimo appuntamento di quest’edizione del Presepe Vivente di Rignano Garganico è stato programmato per il 6 gennaio 2018, solennità dell’Epifania di Nostro Signore Gesù Cristo, sempre dalle ore 16 alle ore 21.

Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti sei immagini che ritraggono:
la scena della “Nasct”, vale a dire della Natività (foto n. 1);
due rappezzatrici al lavoro (foto n. 2);
la scena del banchetto natalizio di pastori e contadini rignanesi (foto n. 3);
la scena del rituale contro l’affascinatura (foto n. 4);
la scena dei briganti (foto n. 5);
gli “Zampugnar” provenienti dalla vicina San Marco in Lamis (foto n. 6).

 
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