Domenica 17 dicembre 2017, alle ore 17, a San Marco in Lamis è stato inaugurato ed aperto ai visitatori un singolare e scenografico Presepe a sagome, realizzato dal presepista locale Angelo Gravina all’interno della Chiesa del Trionfo del Purgatorio (sec. XVII), situata in Via Giosuè Carducci, nel cuore del centro storico.

L’enorme scena rappresentata, che occupa quasi interamente lo spazio interno della chiesa, ritrae la storica Via San Bernardino, una delle più caratteristiche del centro storico sammarchese, la quale collega le sue due arterie viarie principali, Corso Giacomo Matteotti e Corso Pietro Giannone, superando il dislivello tra di esse attraverso una ripida scalinata, e prende nome dalla soprastante chiesa tardosettecentesca alla quale conduce, di cui si nota il campanile con l’orologio, che, a sua volta, è oggi adibita ad oratorio della moderna e dirimpettaia parrocchia.

La scena presepiale è popolata da ben 26 figure di personaggi, dipinte a colori su sagome piatte in legno compensato e cartone che sono state realizzate, a grandezza naturale, tra gli ultimi decenni del XIX secolo ed i primi del XX e sono inoltre sostenute da armature di legno. Fino agli anni Settanta del secolo appena trascorso dette sagome popolavano nel periodo natalizio, presso gli altari maggiori delle chiese storiche sammarchesi, dei presepi originali ed unici nel loro genere, a loro volta abbelliti anche da rami di leccio con mandarini appesi.

Le sagome ritraenti la Madonna, San Giuseppe, il bue e l’asinello, collocate all’estrema sinistra del presepe, e le altre collocate più vicino agli osservatori provengono dalla vicina Chiesa di Santa Maria delle Grazie: pare siano state realizzate negli anni Trenta del XX secolo e dipinte dal pittore milanese Natale Penati, allora impegnato a dipingere la volta di questa chiesa. Tra di esse, oltre a quelle della scena della Natività, si distinguono anche: Santa Lisabétta (Sant’Elisabetta, cugina della B. V. Maria) in atto di donare dei colombi a Gesù Bambino; Santa Nastasija (Sant’Anastasia), che invece sta per donargli un cesto pieno di screppèdde (pizze fritte sammarchesi tipiche del periodo natalizio); due suonatori ed un personaggio porta in dono al Figlio d Dio una scamorza locale.

Le due sagome provenienti dalla stessa chiesa che ospita il presepe sono quelle ritraenti Santa Vuggènia (Sant’Eugenia), ritratta nell’atto di donare a Gesù Bambino delle melegrane (simbolo di abbondanza e fecondità), ed una pastorella che suona un tamburo.

Le rimanenti sagome, che popolano la prospettiva di Via San Bernardino, ritraggono pastori, suonatori ed altri personaggi che portano in dono al Bambino Gesù dei prodotti tipici della gastronomia locale. Esse provengono invece dalla Chiesa Madre della SS. Annunziata e sono state realizzate negli ultimi decenni del XIX secolo.

Per quanto concerne gli altri dettagli della scena presepiale, si evidenzia che: il “pavimento” è interamente ricoperto da foglie secche di cerro, rinvenute nei boschi sovrastanti la cittadina garganica; le due estremità laterali sono popolate da cipressi; da un balcone del lato destro della storica via sammarchese qui riprodotta pendono dei vestitini bianchi destinati a Gesù Bambino ed alla sommità della stessa strada si notano una stella cometa fatta di luci e la riproduzione del campanile, con orologio, della storica Chiesa di San Bernardino.

Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti sei immagini che ritraggono:
una veduta dell’intero Presepe a sagome allestito all’interno della Chiesa del Trionfo del Purgatorio (foto n. 1);
le sagome ritraenti Maria e Giuseppe accanto alla culla destinata ad ospitare la statua del Bambino Gesù, a sua volta spalleggiata dalle sagome raffiguranti il bue e l’asinello (foto n. 2);
le sagome dei personaggi che popolano la parte centrale della scena, lungo Via San Bernardino, riprodotta fedelmente e prospetticamente (foto n. 3);
lle sagome ritraenti Santa Nastasija (Sant’Anastasia) ed un suonatore, provenienti entrambe dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie (foto n. 4);
un ulteriore veduta generale del presepe in esame con la firma del presepista sammarchese che lo ha realizzato e curato nei dettagli (foto n. 5);
la facciata della chiesa ospitante detto presepe
(foto n. 6).

 
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