Castelluccio Valmaggiore, piccolo comune dei Monti Dauni meridionali che si affaccia sulla Valle del torrente Celone, il 16 agosto 2017 ha tributato festeggiamenti, religiosi e civili, in onore del suo compatrono San Rocco, taumaturgo e confessore.

Al santo, per il quale la popolazione locale nutre da secoli una profonda devozione, è intitolata una chiesa moderna collocata al termine dell’omonima via. La statua lignea policroma di San Rocco, che ivi si venera, è normalmente collocata nella nicchia dell’altare della parete sinistra dell’unica navata della chiesa stessa.

Preceduta dalla rituale novena, la festa castelluccese di San Rocco ha raggiunto il suo culmine con la Santa Messa solenne delle ore 18, celebrata nella rispettiva chiesa dal parroco don Alessandro Clemente, e con la conseguente processione del simulacro del Compatrono, per le vie del centro storico e della parte nuova e bassa del paese, che è stata animata dai canti e dalla preghiere dei fedeli oltre che dai brani musicali della banda locale.

Il corteo processionale è stato aperto dal gruppo dei ragazzi delle prime comunioni, vestiti di bianco, uno dei quali ha condotto la Croce. La statua di San Rocco, preceduta dal parroco, è stata condotta a spalla da volontari ed è stata seguita dalle autorità locali, dalla banda musicale e dai fedeli. Alla conclusione della processione e subito prima del rientro nella rispettiva chiesa, il simulacro del santo taumaturgo, è stato omaggiato anche dall’accensione di una batteria pirotecnica accanto all’edificio sacro. Dopo il rientro in chiesa è stato letto collettivamente l’Atto di affidamento del paese dauno a San Rocco, a cui è seguito l’omaggio al venerato simulacro da parte dei fedeli, mentre all’esterno della chiesa si è nuovamente esibita la banda musicale. I fuochi pirotecnici, a tarda sera, hanno concluso i festeggiamenti.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti sei immagini che illustrano:
la processione di San Rocco per le principali vie castelluccesi (foto nn. 1-2-3-4);
l’accensione della batteria pirotecnica presso la Chiesa di San Rocco, al termine della rispettiva processione (foto n. 5);
il rientro in chiesa del venerato simulacro del compatrono del paese dauno (foto n. 6).

 
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