Presentato con un intenso dibattito il saggio di Paolo Buchignani “I ribelli d’Italia” nel Caffè Malavenda di Reggio Calabria.

Gli storici prof. Pasquale Amato e prof. Paolo Buchignani – entrambi Docenti nell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, rispettivamente di Storia dell’Europa Contemporanea e di Storia Contemporanea – hanno fatto una presentazione inconsueta del saggio di Buchignani “I ribelli d’Italia” edito da Marsilio.
Infatti non si è trattato di una presentazione paludata come sovente succede nel mondo accademico, intrisa di retorica e di sussiego. È stato viceversa un confronto intenso, franco e leale in cui sono state esaltate le differenze di interpretazione sulle innumerevoli tematiche sollevate dal lavoro di Buchignani. Un percorso di per sé impervio attraverso la storia italiana da Mazzini alle Brigate Rosse, in cui l’autore ha seguito un suo filone interpretativo che privilegia il moderatismo liberaldemocratico rispetto alle controverse vicende che hanno caratterizzato e tuttora caratterizzano il dibattito politico nel nostro Paese. Il prof. Amato ha da parte chiaramente delineato – anche con riferimenti alle grandi rivoluzioni da quelle americana e francese a quella russa – la sua propensione a privilegiare i processi di cambiamento manifestatisi negli ultimi secoli in varie parti del mondo. Emblematica e ricca di vivaci momenti di confronto è stata la contrapposizione tra i due grandi protagonisti del Risorgimento: il vincitore Cavour di cui Buchignani ha delineato quelli che ritiene i meriti e la buona Unità; e lo sconfitto Mazzini, di cui Amato ha tracciato gli elementi innovativi evidenziando i motivi, dovuti al contesto storico europeo dell’epoca, che hanno concorso nel privilegiare l’azione di Cavour nella sua mala-Unità.

Il dibattito è stato reso ancor più vivace dal brillante intervento del prof. Antonino Monorchio, Docente di Psicologia Sociale nello stesso Ateneo per Stranieri di Reggio Calabria.

 
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