Grande partecipazione ieri sera al sit-in organizzato da MNS (Movimento nazionale per la sovranità) davanti alla sede dell’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati di Reggio Calabria per manifestare il dissenso al declassamento della sede reggina dell’Agenzia da sede principale a sede secondaria.

Tanti i volti di ex amministratori che hanno caratterizzato la storia di Reggio (tra cui l’ex Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, l’ex sindaco Demy Arena e l’ex assessore comunale Tilde Minasi, il senatore Renato Meduri e il consigliere metropolitano Eduardo Lamberti Castronuovo) sindacati, cittadini scesi in piazza ad urlare un forte “No” allo scippo che l’attuale Governo vuole perpetrare a Reggio Calabria. Tra gli interventi spiccano quelli dei coordinatori provinciale e cittadino Ernesto Siclari e Franco Germanò ricordato ancora oggi dai reggini per le sue battaglie durante l’amministrazione Scopelliti. Ed è proprio Germanò, ex assessore ai Lavori Pubblici a “bacchettare” i parlamentari che rappresentano la città, Marco Minniti, Rosanna Scopelliti, Nico D’Ascola, Gianni Bilardi, Federica Dieni, Demetrio Battaglia, i consiglieri regionali, il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali, i consiglieri metropolitani, i sindacati, i partiti politici della città e le associazioni tutti non pervenuti tranne il consigliere metropolitano Lamberti Castronuovo da sempre in prima linea per le battaglie importanti.

“Siamo speranzosi che oggi, in aula i nostri parlamentari abbiano uno scatto di orgoglio cosi come avveniva in tempi passati quando in Parlamento c’erano galantuomini come il senatore Renato Meduri – afferma Germanò – Noi non molliamo, siamo con i reggini, con Reggio, per Reggio”.

 
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