Un’altra bella esperienza, faticosa ma voluta, con la Protezione Civile a Norcia.
A causa delle disastrose recenti scosse di terremoto che hanno sconvolto il Centro Italia, anche la città di Norcia è stata messa a dura prova dopo gli interventi antisismici degli ultimi venti anni. Sono crollati in buona parte i borghi di Castelluccio e San Pellegrino, crollata la basilica di San Benedetto mentre altri edifici storici sono stati lesionati. Tra questi anche l’Archivio storico del comune di Norcia dove sono raccolti circa 5.000 fascicoli che vanno dal post Unità d’Italia, 1861 al 1950 circa.

È stato quindi deciso di trasferire tali documenti nella città di Spoleto. L’operazione, affidata al Vigili del fuoco trovandosi la costruzione nella zona rossa della città, è iniziata il 26 maggio sotto la direzione dei funzionari della Soprintendenza archivistica e bibliografica per l’Umbria e le Marche dell’ufficio di Perugia, con la collaborazione di carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio di Perugia e con l’aiuto dei Gruppi di Protezione Civile “Città di Foligno” e “La rosa dell’Umbria” di Todi che hanno messo in campo uomini e mezzi. Un’intera giornata per estrarre buona parte dei faldoni, impacchettarli, caricarli su camion, trasferirli poi a Spoleto e sistemarli successivamente all’interno dei locali dell’Archivio di Stato. Domani, sabato 27 maggio sarà ultimato il trasferimento.

Saranno poi catalogati e, se necessario, restaurati per essere poi messi a disposizione della collettività per la consultazione. Quella di ieri è stata una giornata intensa, con un lavoro molto delicato e svolta sotto un caldo sole primaverile. Ma è stato possibile anche visionare alcuni manoscritti risalenti a Consigli Comunali del 1861 dove venivano affrontate “proposizioni a causa dell’orribile catastrofe (sismica, n.d.r.) del 22 agosto 1859”.

 
© Riproduzione Riservata
 

Nessun commento

Lascia un Commento