Domenica 21 maggio 2017, la terza del mese, è stata per la città di San Severo, nell’Alto Tavoliere, la giornata più importante e solenne della Festa patronale in onore di Maria SS. del Soccorso, detta anche e più semplicemente “Festa del Soccorso”, che quest’anno ha coinciso con l’80° anniversario dell’Incoronazione (avvenuta l’8 maggio 1937 nell’omonima piazza allora intitolata a Luigi Zuppetta) ed il 160° della proclamazione a Celeste Patrona della stessa città dauna (1857).

La manifestazione religiosa e devozionale senza dubbio più importante e significativa della festa, volta a celebrare i due storici eventi appena descritti, è stata senza dubbio la singolare, colorata ed emotivamente coinvolgente “Processione del Paradiso”, che ha avuto luogo intorno a partire dalle ore 12:20, dopo aver subito un rinvio rispetto all’orario previsto (ore 10) che è stato dovuto alle avverse condizioni meteorologiche (piogge e schiarite) della prima parte della mattinata, che sono nel frattempo cessate. Si è trattato sostanzialmente di una spettacolare parata di statue di ben 20 Santi, provenienti da diverse chiese della città e di altri centri della sua diocesi, e di 4 Arcangeli, che hanno preceduto i simulacri di San Severino abate, San Severo vescovo e Maria SS. del Soccorso, patroni della città e della diocesi sanseverese.

Le statue dei 20 santi e dei 4 arcangeli sono uscite, per prima, dal Santuario mariano intitolato alla Patrona, noto anche come Chiesa di Sant’Agostino. Invece le tre statue dei SS. Patroni sono uscite, per ultime, dalla vicina Cattedrale di Santa Maria Assunta, la quale è stata magnificamente addobbata a festa con pregiate stoffe colorate e tre troni destinati rispettivamente a Maria SS. del Soccorso (al centro), a San Severo vescovo (a sinistra) ed a San Severino abate (a destra).

Condotti a spalla dai componenti delle rispettive confraternite, i simulacri dei Santi e degli Arcangeli che hanno sfilato nella “Processione del Paradiso”, svoltasi col bel tempo, sono stati, in ordine di uscita, i seguenti:
- San Luigi Gonzaga (della Chiesa di Santa Maria del Carmine in San Severo);
- San Giovanni Paolo II Papa, che visitò San Severo il 25 maggio 1987, (della Chiesa della Madonna della Divina Provvidenza in San Severo);
- San Rocco (dell’omonima chiesa in Rignano Garganico);
- Santa Rosa da Lima (della Chiesa della SS. Trinità in San Severo);
- SS. Domenico Savio e Giovanni Bosco (della Chiesa di Santa Maria delle Grazie in San Severo);
- San Francesco di Paola (del Santuario della Beata Vergine del Soccorso in San Severo);
- San Leonardo abate (della Chiesa di Santa Maria delle Grazie in San Severo);
- San Domenico di Guzman (della Chiesa della SS. Trinità in San Severo);
- San Sabino vescovo (della Chiesa di Santa Maria della Strada in Torremaggiore);
- Sant’Agostino (del Santuario della Beata Vergine del Soccorso in San Severo);
- San Sebastiano martire (della Chiesa di Santa Maria della Libera e San Sebastiano in San Severo);
- San Mercurio martire (della Chiesa di Santa Maria in Silvis in Serracapriola);
- San Ciro eremita e martire (della Cattedrale di Santa Maria Assunta in San Severo);
- San Placido monaco (dell’omonima Chiesa Madre in Poggio Imperiale);
- San Primiano martire (dell’omonima chiesa in Lesina);
- San Nicandro martire (della Chiesa Madre di Santa Maria del Borgo in San Nicandro Garganico);
- San Matteo apostolo ed evangelista (dell’omonima chiesa ma ora venerato nella Chiesa di San Bernardino in San Severo);
- San Giuseppe artigiano (dell’omonima chiesa in San Severo);
- Sant’Antonio abate (dell’omonima chiesa in San Severo);
- San Gioacchino (della Chiesa di Sant’Antonio abate in San Severo);
- Angelo Custode (del Santuario della Beata Vergine del Soccorso in San Severo);
- San Raffaele Arcangelo (del Santuario della Beata Vergine del Soccorso in San Severo);
- San Gabriele Arcangelo (del Santuario della Beata Vergine del Soccorso in San Severo);
- San Michele Arcangelo (del Santuario della Beata Vergine del Soccorso in San Severo);
- San Severino abate (dell’omonima chiesa in San Severo, traslato per l’occasione in Cattedrale, sull’apposito trono a destra);
- San Severo vescovo (della Cattedrale di Santa Maria Assunta in San Severo, traslato per l’occasione sull’apposito trono a sinistra);
- ed infine Maria SS. del Soccorso (dell’omonimo Santuario sanseverese, simulacro traslato per l’occasione in Cattedrale, sull’apposito trono centrale).

Gli eventi salienti che hanno ulteriormente animato la processione sono stati:
- la scenografia di coriandoli in Piazza Municipio che ha accolto l’arrivo in essa della venerata statua della Madonna del soccorso, ed è stata curata a cura del Sig. Felice Gagliardi in segno di devozione;
- l’accensione delle batterie pirotecniche lungo i percorsi processionali, in gara tra loro per aggiudicarsi il XIV Palio delle Batterie (a cura dell’Associazione Pro Civitate San Severo), ed animate dalla corsa dei fujenti a breve distanza dalle esplosioni dei botti;
- l’esibizione dell’Ave Maria, eseguita da M. D’Aloia e cantata da Alessandra Volpe con l’omaggio floreale della sua famiglia al passaggio del simulacro mariano in Via Soccorso;
- lo spettacolo scenografico di palloncini e coriandoli, a cura di Mario Rizzelli e Giovanni Mucedola studio “M” Rappresentante, svoltosi all’arrivo della statua della Patrona in Piazza Incoronazione;
la sosta del simulacro della Madonna del Soccorso presso la Casa di Riposo Concetta Masselli, in omaggio ad anziani e malati, che è stata animata da canti sacri a devozione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione San Severo M.llo Vito Papa, e dell’Associazione “Ali della vita”.

Il lungo corteo processionale, animato da una notevolissima partecipazione di cittadini e turisti, ha effettuato il tradizionale percorso riservato alla processione domenicale della festa patronale che si snoda per lo più lungo l’anello viario che ripercorre il giro esterno di quelle che erano le antiche mura della città dell’Alto Tavoliere. Subito prima del simulacro di Maria SS. del Soccorso hanno sfilato le autorità religiose ed il clero locale, sotto la guida del nuovo vescovo della Diocesi di San Severo, mons. Giovanni Checchinato, insediatosi lo scorso 6 maggio. Dietro al baldacchino che ha inseguito il simulacro mariano, oggetto della festa, hanno invece sfilato i gonfaloni della Città di San Severo, di alcuni comuni della sua diocesi e della Provincia di Foggia nonché le autorità militari e civili, in primis il sindaco sanseverese Francesco Miglio, che è anche presidente della provincia foggiana, ed alcuni sindaci dei comuni condiocesani.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti otto immagini aventi per oggetto:
l’interno della cattedrale sanseverese parato a festa con le venerate statue dei SS. Patroni, San Severo vescovo a sinistra, Maria SS. del Soccorso al centro, e San Severino abate a destra (foto n. 1);
la folla festante dinanzi alla stessa chiesa durante il passaggio dei simulacri degli Arcangeli (foto n. 2);
alcuni simulacri dei Santi che hanno preso parte alla “Processione del Paradiso” (foto nn. 3-4);
la statua del patrono San Severino abate condotta dai rispettivi confratelli (foto n. 5);
la statua del patrono San Severo vescovo condotta dai rispettivi confratelli (foto n. 6);
la spettacolare scenografia di coriandoli che ha accolto la venerata statua di Maria SS. del Soccorso, di grande interesse storico-artistico, al suo arrivo in Piazza Municipio (foto n. 7);
il cammino del simulacro della Celeste Patrona in Via Angelo Fraccacreta, presso la Chiesa di San Severino abate (foto n.8).

 
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