La Festa della Madonna della Campana si festeggia a Casarano la prima domenica dopo Pasqua. La Vergine, compadrona del paese, viene celebrata accanto a San Giovanni Elemosiniere, l’altro protettore cittadino; insieme, i due simulacri, vengono condotti a spalla in corteo.
Il corteo sfila lungo le vie del paese per fare poi tappa sull’incantevole collina di Casarano, situata a est della città, alle porte del centro urbano, dove, dall’altezza di 160 metri è possibile ammirare un panorama mozzafiato del pianoro sottostante; qui, sulle serre salentine sorge il Santuario della Vergine.
Le due statue sono accompagnate durante tutto il cammino da spari a intermittenza ad opera delle ditte di pirotecnica e da alcuni bambini, le femminucce vestite di verginelle e madonnine e i maschietti con abiti di angioletti, che intonano lo storico inno alla Madonna concepito nel 1762 da Felice Lezzi.

La devozione per la Madonna della Campana è molto sentita dalla comunità casaranese e si rinnova anno dopo anno sin dal Medioevo: si narra che a quell’epoca, durante una delle tante incursioni saracene imperversanti nel Salento, gli abitanti dell’antica Casarano per sfuggire alla minaccia si rifugiarono sulla vicina collina a forma di campana.
Nella zona già da allora si ergeva una piccola cappella bizantina, sostituita poi nel corso del XVII secolo con l’attuale chiesetta, qui i fuggiaschi di Casarano si raccomandarono alla protezione della Vergine che, grazie alla sua intercessione, li fece scampare il grave pericolo.
La chiesetta è posta nel punto più alto della collina, il portale del tempio affaccia su uno spiazzo che funge da poggiolo naturale e belvedere di uno dei panorami più affascinanti del Salento.
Da qui si scorgono, situate in direzione sud, Ugento, Alliste, Racale, Melissano e Taviano, mentre Alezio e, in lontananza, Gallipoli con il suo mare si trovano a nord.

La piccola chiesa fu costruita nel 1600 e presenta una facciata esterna semplice, con tetto a cuspide e pochi scalini per l’ingresso; una sola navata con copertura a stella, quattro altari, alcuni dipinti, un altare barocco ed un grande Crocefisso.
La festa in onore della Madonna continua fino il lunedì successivo, il giorno in cui per tradizione ha luogo la cosiddetta Campaneddhra, in occasione della quale tutta la popolazione si sposta nelle campagne circostanti la chiesetta per consumare il pranzo a sacco.
Nella fase conclusiva dei festeggiamenti, durante il tragitto che la Processione segue per ricondurre i Santi Protettori presso la Chiesa Matrice, secondo la tradizione, il corteo fa una sosta davanti all’edicola votiva dei Cavamonti, in occasione della quale si svolge una fiaccolata.

 
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