L’Abbazia Benedettina di Praglia, frazione del comune di Teolo, si trova ai piedi dei Colli Euganei a 12 km da Padova.

La Chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta è stata elevata da papa Pio XII nel febbraio del 1954, alla dignità di basilica minore. La fondazione del monastero è databile fine XI inizio XII secolo.
Dopo le due interruzioni ottocentesche, la prima per decreto napoleonico (1810) e la seconda per la legislazione sabauda (1867) che in questa abbazia provocò molti più danni della prima interruzione, il 26 aprile 1904 l’Abbazia riprende la vita di preghiera e di lavoro secondo la Regola di San Benedetto.

L’attuale complesso abbaziale (1460-1550) si articola in 4 chiostri comunicanti tra loro; da segnalare inoltre la sala capitolare dove inizia ufficialmente e si conclude la vita del monaco. Inizia con l’ammissione alla prova del noviziato e si conclude alla fine con la reposizione dei resti mortali nel sepolcreto.

Due sono i luoghi monumentali dell’Abbazia dichiarati ”Monumenti Nazionali”: il refettorio del XV-XVI secolo a la biblioteca del XVI secolo. La biblioteca non conserva libri antichi in quanto come citato precedentemente subì i danni delle due soppressioni, soprattutto con quella Sabauda (Cavour) venne depredata in molti casi per arricchimento personale di antiche e pregiatissime opere e manoscritti.

Le scolaresche previo appuntamento, possono visitare la biblioteca in qualsiasi periodo, mentre per il 2017 è aperta per il pubblico il 22 e 29 aprile e il 6, 13, 20, 27 maggio.
Ringrazio Padre Sandro che fuori periodo ha acconsentito di farmi visitare la biblioteca accompagnandomi.

Inoltre all’Abbazia è attivo dal 1951 il “laboratorio del restauro del libro”. Nella memoria dei registri di ciò che è stato restaurato dall’inizio si contano 28000 interventi, non solo libri, ma anche su lettere di personaggi illustri, bolle papali. Sul materiale alluvionato di Firenze e Venezia (1966), furono restaurati più di 4000 volumi.

Di grande prestigio è da segnalare il restauro di tredici manoscritti del secolo XIII-XV, provenienti dalla biblioteca del Sacro Convento di Assisi; tra questi da citare il manoscritto 338 contenete la più antica trascrizione del “Cantico delle Creature” e il manoscritto 686 con la “Vita Seconda di San Francesco” di Tommaso da Celano. Tutti i 13 manoscritti sono stati esposti New York al palazzo di vetro dell’ONU.
Ovviamente oggi come oggi il laboratorio è attrezzato per la digitalizzazione professionale di documenti, stampe volumi, incisioni, disegni, etc.

Chi desidera trascorrere qualche giorno in monastero, per una sosta spirituale può indirizzare la richiesta al Foresterario – telefono 049-9999322 o email: foresteria@praglia.it
www.praglia.it

Fotoreportage
Foto 1 – L’ Abbazia vista dalla strada;
foto 2,3 -due dei quattro chiostri: 1 chiostro botanico e il chiostro pensile;
foto 4 – Monumento Nazionale: il refettorio;
foto 5,6, Padre Sandro che mi ha accompagnato nella visita e la biblioteca moderna anticamente l’unica sala riscaldata di tutta l’Abbazia (notare il caminetto);
foto 7,8 – Monumento Nazionale, la biblioteca antica il Padre bibliotecario da spiegazioni a una scolaresca, i dipinti del soffitto sono dello Zelotti;
foto 9,10 il restauro, come possono arrivare i manoscritti, foto 10 notare nr. 6 il libro più piccolo al mondo il Padrenostro in 7 lingue.

 
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Commenti (2)


  1. Bellissima, l’ho visitata anch’io due anni fa e la rivedo volentieri attraverso i tuoi scatti.


  2. Grazie Kris,
    E’ proprio bella l’Abbazia, come scritto altre volte 10 scatti non sono sufficienti, per far vedere tutto il suo splendore, ma almeno qualcuno sa che esiste.
    Grazie ancora per il gradito messaggio.
    Un saluto, Maurizio

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